LE RICHIESTE DI AIUTO AUMENTANO ESPONENZIALMENTE
LE RICHIESTE DI AIUTO AUMENTANO ESPONENZIALMENTE E
OGGI SONO DIVENTATE GRAVOSE, MA SONO TUTTE RICHIESTE
DI AIUTO CONCRETO, MATERIALE, DIREI SENZA QUELLA SPIRITUALITÀ CHE OCCORRE A CHI SOFFRE NELL’ANIMA
E CHE NON SA O PUÃ’ CHIEDERE AIUTO. MA BASTA CERCARLI.
Gesù disse: “…. ogni volta che avete fatto queste cose
a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a meâ€.
Vorrei partire dalla citazione evangelica (Mt. 25,45) per condividere una riflessione.
Di solito, quando compiamo una buona azione, crediamo che il suo effetto ricada su un singolo soggetto dimenticando che il bene, quando è tale, risuona in ogni angolo dell’Universo. Ce lo dice la scienza dei quanti, ce lo dicono i filosofi, i poeti, i cultori dell’anima. Scrive Pavel NikolaeviÄ Evdokimov in “Dostoevskij e il problema del male, Città Nuova, Roma 1995, p.152â€, «…Ogni parte del mondo vibra empaticamente con le altre. Grazie a questa immanenza, all’uomo è dato di interiorizzare, (cioè) di ampliare il suo luogo e identificarlo, sotto il profilo etico, con il mondo intero».
Se amiamo veramente non è difficile comprendere il prossimo e fare del bene. Ma il problema dell’uomo è il pensiero. È come se la sua luce, afferrata dall’ombra, smarrisca sé stesso. “È più facile che un cammello passi nella cruna di un ago che un ricco nel regno dei cieliâ€, aveva detto il Cristo…
Nella pubblica piazza, ad Assisi, Messer Bernardone accusa Francesco di dare agli altri ciò che non è suo. “È vero padreâ€, risponde il figlio, “questi abiti appartengono a voi…â€. E liberatosi dei panni si allontana ignudo. La potenza del gesto è straordinaria: perfino i poveri lo guardano stupiti. Che sia uscito di senno? Solo pochi ne afferrano il senso: recidendo i legami di sangue, il “poverello†prende in mano il suo destino.
“Meglio miseri in terra che dannati in cielo†ricorda a sé stesso.
I “Volontari di Bethesda†– associazione che da trent’anni offre aiuto e supporto psicologico a chi soffre nei nosocomi baresi (Policlinico, Ospedale pediatrico, Nuovo polo oncologico e Di Venere) – intende riaffermare la lezione di Francesco d’Assisi. Perché chi mette a disposizione degli altri il proprio tempo e le proprie capacità , aiuta il prossimo ad evolversi e si arricchisce interiormente. La missione è delicata, perché al centro dell’agire ci sono gli individui – con il loro vissuto, la loro dignità , il contesto in cui vivono – ma estremamente stimolante. Lo facciamo per gli altri…, lo facciamo per noi. Perché com’ebbe a dire il Cristo, “… ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a meâ€.
Sergio Ricciuti