LAVORO NERO ED INFORTUNI MORTALI, INTERVIENE LA CISAS
Caserta – Dopo i nuovi infortuni mortali, il Lavoro nero e gli Infortuni sul lavoro sono divenuti l’argomento del giorno, afferma la Segreteria della Cisas dopo essersi confrontata con i vari responsabili di settore della Confederazione Sindacale.
Siamo d’accordo – afferma la Cisas – con quanti, come INAIL, ANMIL e Ministro del Lavoro, ritengono siano necessari interventi atti a ridurre il numero degli infortuni sul lavoro, specie quelli mortali. Il numero degli infortuni non è reale perchè spesso i casi di infortunio vengono comunicati solo all’Inps come casi di malattia e non di infortunio. Questo perché il lavoro spesso viene svolto al nero oppure effettuato in modo non regolare se non addirittura svolto da immigrati illegalmente nel nostro territorio.
Per ridurre il numero di casi mortali sul lavoro, la Cisas non ritiene necessari altri decreti o leggi speciali. Basterebbe solo l’inserimento nella Legge Finanziaria di precise norme antinfortunistiche ed anti lavoro nero.
Una grossa opera di Prevenzione, come previsto dalla 626/94, secondo la Segreteria della Cisas, può farla l’INAIL, abilitato dalla successiva 422 del 96. Da allora, l’Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro sta svolgendo una intensa e meritoria attività anche per creare una cultura della prevenzione sin dalla Scuola, con Studi, Convegni anche di rilievo internazionali, Corsi nelle Scuole Superiori nonché stanziando adeguati finanziamenti alle Aziende, che effettivamente investono nella Prevenzione per ridurre il numero degli Infortuni sul Lavoro.
A tale proposito, proprio nella regione Campania, anni fa, l’Inail istituì il Nucleo di Prevenzione e di Comunicazione, per illustrare e richiamare l’interesse su tale argomento delle strutture delle varie Aziende e Scuole operanti in Campania.
I mezzi attualmente ci sono, ma l’avanzo di cassa dell’Inail è inutilizzato presso il Ministero del Tesoro. Secondo la Cisas, potrebbe essere utilizzato per premiare quelle aziende che attuano veramente la Prevenzione come richiesto non solo dall’Inail ma anche dalle varie forze sociali e sindacali.