LA SEDE DI NAPOLI DELLA MULTINAZIONALE WHRLPOOL PRIMA AL MONDO PER ENGAGEMENT
di Daniele Palazzo
Non solo malavita organizzata, arretratezza e tirare a campare. Da qualche tempo a questa parte, a Napoli e nel suo circondario, cominciano a farsi strada anche eccellenze di prim’ordine. E’ il caso dello stabilimento della Whirpool, di Napoli, che, grazie alla strategia, vincente ed altamente qualificante, posta in essere dal suo staff di dirigenza, qualche giorno fa, si è visto gratificare della palma di migliore dei 66 siti allestiti dalla citata multinazionale degli elettrodomestici nel nono Employee Engagement Survey. L’importante traguardo grazie ad una indagine effettuata dalla Società “Towers Watsonâ€, che, per quanto riguarda il settore della consulenza direzionale e amministrativa, non ha rivali che tengano. Un pool di esperti di“Towers Watson†hanno posto sotto i riflettori gli standard qualitativi di tutte le location Whirlpool operanti a livello planetario(nel corso dello studio valutativo, che è stato condotto utilizzando parametri di altissimo livello e metodiche di assoluta ed inconvertibile precisione, hanno avuto la preferenza soprattutto il coinvolgimento delle risorse umane nel sistema di produttività aziendale e la capacità manageriale di trasferire ai dipendenti la strategia attuata dal gruppo di vertice), conferendo l’ambito alloro alla fabbrica di lavatrici napoletana. Alla consegna dell’attestato di merito(era stato commissionato dal Presidente e CEO di Whirlpool Corporation Jeff M. Fettig), avvenuto nel corso di un’apposita manifestazione(si è tenuta al Malpensa Sheraton), hanno pensato il Presidente di Whirlpool International Mike Todman e il Presidente di Whirlpool Emea Bracken Darrell, che lo hanno consegnato direttamente nelle mani del Direttore dell’opificio partenopeo, Luigi La Morgia. E’ sicuramente gratificante ed anche motivo di sano orgoglio apprendere che, nella nostra, tanto bistrattata regione, operano realtà industriali degne dei massimi livelli. Tanto più che, in un contesto sociale come il nostro, in cui, malgrado i continui successi ottenuti dalla società civile sulle forze dell’antistato e su quella, purtroppo ancora diffusa e dura a scardinarsi, cultura dell’illegalità che ci ha tarpato le ali per decenni e decenni, dando corso ad una progettualità perversa che minacciava di toglierci ogni diritto e perfino la dignità di uomini, si ha assoluto bisogno di persone coraggiose, oneste e capaci, di uomini disposti a dire no ad ogni forma di illegalità e di sopruso, di gente che, a mo’ di missionari di bene e coscienza morale nei loro, piccoli o meno piccoli che siano, ambiti di movimento quotidiano, ci trascinino tutti su una via di cultura nuova, in cui, stop ad ogni forma di sistema mafioso, ognuno di noi, pur nel suo piccolo, sia costruttore di vera civiltà e sano progresso. L’esempio che ci viene dal soggetto industriale guidato da Luigi La Morgia si illuminante e di sprone per tutti e per ciascuno. E’ arrivato il momento, infatti, che tutti ci muoviamo in un’unica direzione, la sola che può davvero salvare il nostro essere comunità degna di essere tale e costruire le basi per un futuro dignitoso e sicuro per i nostri figli. Che Dio ci assista nel difficilissimo cammino che ci aspetta. Detto ciò, lasciamo spazio alla seconda parte di un comunicato diffuso ai media dall’Ufficio Stampa di Whirlpool Italia, nel quale dice la sua anche Thomas FitzGerald Boitani, Director Operations center of excellence di Whirlpool . Eccolo: «Il risultato ottenuto dalla fabbrica di Napoli è l’effetto più evidente della strategia di miglioramento dei processi da tempo in atto in azienda –spiega l’alto dirigente. Un lavoro che coinvolge ogni fase, dalla produzione al cliente, e che si basa sui principi della lean manufacturing, da noi declinati nel Whirlpool Production System (Wps). Si tratta di un sistema basato sull’empowerment, quindi su una maggiore responsabilizzazione del singolo, cui si attribuiscono margini più ampi di iniziativa, ossia chances per la crescita professionale. È un approccio globale e sostenibile che in Italia ha come modello storico di riferimento la Olivetti». La condivisione della strategia è la chiave perché questa possa dare frutti; per questo, nella fabbrica di Napoli, il 13 maggio 2011, si è tenuto il Wps Day. «È stata l’occasione per coinvolgere tutte le maestranze dello stabilimento nella strategia aziendale -dice il direttore della fabbrica Luigi la Morgia – sono stati spiegati gli indicatori del sistema produttivo Whirlpool, le scelte intraprese in un’ottica di breve, medio e lungo periodo. I risultati ci sono stati, in termini di miglioramenti qualitativi nella produzione e di contenimento dei costi e sono frutto del grande lavoro di comunicazione “face to face” svolto. Abbiamo chiarito a tutti scelte, strategie e obiettivi: in questo modo tutti si sono sentiti orgogliosi protagonisti del cambiamento». Se la filosofia lean, alla base del Wps, è nata nel manufacturing, progressivamente questa si è estesa poi a tutti i rami dell’attività aziendale, con l’obiettivo dell’eliminazione degli sprechi, dell’abbassamento dei costi, della gestione ottimale del magazzino, del miglioramento qualitativo della produzione. «Quella dell’empowerment è un’impostazione che farà sempre più la differenza nelle grandi imprese con molte funzioni da gestire -conferma Boitani-; grazie al Wps puntiamo a ridurre i tempi per il lancio dei prodotti, andremo a selezionare e intervenire “puntualmente” sulle operations da implementare, cominciando dal livello manageriale. Il change management è chiave di volta non soltanto per trasmettere il cambiamento in azienda, ma anche per radicarlo, perché oggi i cambi di passo in un mercato globale sono continui. Non c’è altra strada: con l’empowerment i risultati sono più semplici da ottenere e più duraturi negli effetti, il cambiamento attecchisce perché ognuno può diventarne un centro propulsore. È il contrario di quello che accade nelle fabbriche caserma; un sistema, come quello cinese, che non è destinato a durare perché insostenibile».
Â