La mia opinione sul ragazzo ucciso a Napoli da un carabiniere

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Andrea De Luca

Voglio esprimere la mia opinione sul ragazzo ucciso a Napoli da un carabiniere, qualche giorno fa.

Senza entrare nel merito delle varie versioni che negli ultimi giorni abbiamo letto sui giornali e su internet (il ragazzo che guidava lo scooter è latitante o no, la dinamica del fatto ecc.), io credo che ha sicuramente sbagliato il ragazzo che guidava il motorino a non fermarsi all’alt dei carabinieri. Ma ha sbagliato anche il carabiniere a sparare. Questo carabiniere ha solo 32 anni. E’ giovanissimo. Credo che l’inesperienza lo abbia tradito in quel momento. Ora il carabiniere si è giustificato dicendo che è inciampato e che è partito il colpo. Può darsi, ma se il carabiniere ha sparato volontariamente è giusto che paghi.

Molte persone hanno dichiarato di aver assistito alla scena e di aver visto tutto. Inoltre, in questi giorni, ci sono stati diversi cortei (sia tesi che pacifici) nel rione Traiano per chiedere giustizia per Davide. Ci può e ci deve stare. Ma mi chiedo: come mai quando viene ucciso un ragazzo in molti si presentano a testimoniare e si fanno dei cortei e quando, invece, è la camorra ad uccidere nessuno sente e vede niente e non si manifesta? Una domanda più che legittima…

La mia piena solidarietà alla famiglia di Davide.

 

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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