La mia Carne è vero cibo e il mio Sangue vera bevanda.

Domenica 18 agosto 2024

XX Domenica del Tempo Ordinario 

+ VANGELO (Gv 6,51-58)

La mia Carne è vero cibo e il mio Sangue vera bevanda.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il Pane vivo, disceso dal Cielo. Se uno mangia di questo Pane vivrà in eterno e il Pane che Io darò è la mia Carne per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua Carne da mangiare?». Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la Carne del Figlio dell’Uomo e non bevete il suo Sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue ha la vita eterna e Io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia Carne è vero cibo e il mio Sangue vera bevanda. Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue dimora in Me e Io in lui. Come il Padre, che ha la Vita, ha mandato Me e Io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di Me vivrà per Me. Questo è il Pane disceso dal Cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo Pane vivrà in eterno. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La Sacra Tradizione della Chiesa crede che tutta la liturgia è memoriale del mistero della salvezza, dell’opera che Dio Padre ha realizzato attraverso suo Figlio Gesù Cristo, fatto Uomo per salvare uomini, Egli è morto e risorto per la salvezza degli uomini.

Il memoriale per eccellenza che la Santa Chiesa celebra è l’Eucaristia, nella quale si ri-attualizza la Passione, Morte e Risurrezione di Gesù.

Il pilastro della nostra Fede è l’Eucaristia ma se viene indebolito o spostato non senza rovine… si causa alla comunità cattolica un trauma spirituale profondo.

La nuova mentalità prevalente nella Chiesa minimizza l’Eucaristia e si sta progressivamente perdendo l’adorazione di Gesù. Anche nei seminari.

Non c’è grande interesse di adorare il Figlio di Dio, i Cardinali e Vescovi della fratellanza sono attivi e instancabili nell’indurre all’abbandono di ogni forma di culto eucaristico, addirittura la Cei ha lasciato allo Stato italiano il comando della liturgia cattolica e i guanti e le mascherine utilizzate per distribuire l’Eucaristia rappresentavano molto bene la condizione spirituale di moltissimi Ministri sacri.

I veri cattolici non devono andare dietro ai protestanti o ai Pastori della Chiesa che minimizzano e detestano la presenza reale di Gesù nell’Eucaristia. Infatti, quasi tutte le chiese sono chiuse, aprono ad orari stabiliti per i riti forse senza fede, proprio come avviene tra i pagani.

Gesù lungo i secoli ha dimostrato con incalcolabili miracoli comprovati che l’Eucaristia non si tratta di un pezzo di pane, nell’Eucaristia è veramente, realmente e sostanzialmente presente Lui, il Figlio di Dio. Sono avvenuti nel mondo tantissimi miracoli eucaristici, tra i tanti concentriamoci sulla storia del miracolo di Lanciano.

«Un giorno, mentre un monaco stava celebrando la Messa nella Chiesa dei Santi Legonziano e Domiziano a Lanciano, venne colto dal dubbio circa la reale presenza di Gesù nell’ostia e nel vino. Le fonti dell’epoca non hanno tramandato l’identità del Sacerdote, specificando solo che si trattava di un religioso di rito bizantino appartenente all’ordine dei basiliani.

Un documento del 1631 descrive il sacerdote in questione come “non ben fermo nella Fede, letterato nelle scienze del mondo, ma ignorante in quelle di Dio; andava di giorno in giorno dubitando se nell’ostia consacrata vi fosse il vero Corpo di Cristo e così nel vino vi fosse il vero Sangue”.

Dopo che ebbe pronunciato le parole della consacrazione nella Messa, secondo quanto è stato accertato da molti testimoni e tramandato dalla tradizione, l’ostia si trasformò in un pezzo di Carne sanguinante, mentre il vino si tramutò in Sangue, successivamente coagulatosi in cinque grumi di diverse dimensioni. Il Sacerdote diede allora notizia ai fedeli presenti in Chiesa di ciò che era accaduto e tutti videro il miracolo.

L’Ostia, costituita da una membrana di carne tondeggiante di colorito giallo-bruno-marrone, con ombreggiature di maggiore intensità, presenta un ampio foro centrale: alcuni ritengono che si sarebbe formato quando la Carne, seccandosi, si sarebbe ritirata lacerandosi nel mezzo, non potendosi restringere perché era stata inchiodata a una tavoletta (come testimoniato dai forellini dei chiodi, tuttora visibili).

Il Sangue, invece, è coagulato in cinque grumi di colore marrone terreo, in diverse forme e dimensioni. Nel corso dei secoli le reliquie furono più volte esaminate. Durante la prima ricognizione, effettuata nel 1574 dall’arcivescovo Gaspare Rodriguez, fu constatato che il peso di ogni singolo grumo di sangue equivaleva al peso dei cinque grumi insieme.

Nel novembre del 1970, dietro richiesta dell’arcivescovo di Lanciano, monsignor Pacifico Maria Luigi Perantoni, e del superiore provinciale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali della regione Abruzzo, padre Bruno Luciani, i frati francescani di Lanciano, che custodivano le reliquie, decisero, con l’autorizzazione del Vaticano, di farle sottoporre ad analisi medico-scientifiche.

Il compito venne affidato al dottor Odoardo Linoli, primario del laboratorio di analisi cliniche e di anatomia patologica dell’ospedale di Arezzo -ordinario di anatomia, istologia, chimica e microscopia clinica- e al dottor Ruggero Bertelli, ordinario di anatomia all’Università degli Studi di Siena.

Il 4 marzo 1971 fu presentato uno studio dettagliato sulle analisi eseguite, dal titolo Ricerche istologiche, immunologiche e biochimiche sulla Carne e sul Sangue del Miracolo Eucaristico di Lanciano, nel quale il professor Linoli afferma che:

La Carne “si dimostra appartenente al miocardio”.

Il Sangue “è risultato veramente tale”.

La Carne e il Sangue sono di natura umana e appartengono all’emogruppo AB.

“Nel liquido di eluizione del Sangue sono state dimostrate le proteine, frazionate nei rapporti percentuali che si hanno nel quadro siero-proteico del sangue fresco normale”.

“Il Sangue ha dimostrato riduzioni quantitative dei cloruri, del fosforo, del magnesio, del potassio e del cloro, ma in misura non molto dissimile rispetto ai campioni di sangue umano normale, essiccati”.

Il gruppo sanguigno AB è lo stesso della Sindone».

Un miracolo così portentoso non è avvenuto solamente a Lanciano, sono moltissimi quelli di cui si conoscono gli interventi visibili di Dio per dimostrare all’umanità che l’Eucaristia non è del semplice pane, non è neanche il Corpo di Gesù solo per pochissimi minuti dopo la consacrazione, come viene interpretato da molti anche nella Chiesa: nell’Eucaristia Gesù è presente in modo completo e in tutta la sua Persona, cioè nel Corpo, Sangue, Anima e Divinità.

In questo link sono riportati numerosi miracoli avvenuti nel mondo: http://www.miracolieucaristici.org/it/Liste/list.html

Nel Tabernacolo si trova il nostro Dio e Signore, c’è Cristo, ed è il luogo più adatto per presentargli la nostra adorazione e il nostro amore.

La venerazione a Gesù Sacramentato si esprime in vari modi: la benedizione con il Santissimo, le processioni, la preghiera davanti al Santissimo, le genuflessioni che sono autentici atti di Fede e di adorazione.

Restare davanti all’Eucaristia con il desiderio di ringraziare, di riparare i peccati contro di Lui e di contemplare in silenzio Gesù vivo e vero, è un tempo di Grazie per conoscere meglio il Signore. La maggiore conoscenza della Vita e dei miracoli di Gesù, permette di diventare più spirituali e di interpretare tutto in modo conforme alla Volontà di Dio.

Questa adorazione porta nell’anima la Grazia di Dio, la pace, la gioia, l’aumento della capacità di amare e di perdonare anche i più cattivi.

Gesù invita tutti noi ad adorarlo ogni giorno anche per 15 minuti, esprimendo la nostra sicura Fede e così riparando gli oltraggi che riceve nelle innumerevoli Sante Messe sacrileghe, perché in ogni minuscolo frammento dell’Ostia è presente Gesù Cristo. Quanti frammenti eucaristici cadono per terra nelle Sante Messe dove non c’è devozione? Sono tutti sacrilegi.

Diventiamo adoratori dell’Eucaristia e la nostra vita migliorerà, lo Spirito di Dio ci darà la conoscenza appropriata della realtà autentica!

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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