LA FORZA DEL SINDACO PERDENTE MARINO, CHE NESSUNO VUOLE PIÙ NEL PD E NELLA CITTÀ, STA ORA NEL FATTO CHE I CONSIGLIERI COMUNALI NON SI DIMETTERANNO PER NON PERDERE POSTO E SALARIO.

Tale evento si potrebbe verificare, come nel caso dei sindaci Falco e Del Gaudio, solo a pochi mesi dalla fine consiliatura, cioè fra 3 anni. Alcuni consiglieri, quelli che hanno dichiarato solo il reddito del Comune, si sono subito informati se potevano, in caso di caduta dell’amministrazione, fare domanda per riscuotere l’indennità di disoccupazione.

Si sono salvati perché i consiglieri non si sono dimessi. Nemmeno il sindaco ha avuto la sensibilità di farlo dopo la mazzata ricevuta per l’elezione a presidente della Provincia, non avendolo voluto votare il Pd e neanche i vari rappresentanti politici con cui aveva ben intrallazzato per oltre un anno trascurando i problemi della città. Nemmeno il suo vice ha fatto qualcosa come anche i suoi assessori ed i suoi delegati, tutti scelti non certamente per capacità o professionalità ma solo perché amici di merenda o colleghi ai tempi del sindaco Falco di Forza Italia, di cui Marino era anche stato assessore comunale.

Ridicolo l’accordo fatto per l’assistenza ai cittadini con i Socialisti della Confesercenti  per avere il loro appoggio alla Provincia. In un sol colpo ha tradito la più antica ed apolitica Confcommercio ed anche i più qualificati Sindacati della Triplice ed i Patronati seri con circa 60 anni di esperienza. Ha anche dimenticato che il Comune aveva in precedenza un vigente accordo con il patronato Acai, tra i più vecchi di storia ed il più importante per attività a Caserta.

Nella città e nel Pd casertano monta la protesta perché Marino vada via da sindaco e che il Pd, da lui lottato furtivamente e discriminato, possa assumere l’effettiva responsabilità di partito vincente.

Il Pd non avendo avuto alcun tipo di incarico vuole qualche assessore anche per far rientrare i non eletti del Pd, cosa che lui non vuole. Ha dato tutto il Comune in mano all’inesistente Psi a danno del Pd. Tutti hanno notato che il sindaco, primo contribuente fra gli amministratori, ha dimezzato la sua dichiarazione di reddito rispetto al passato, per cui gli diamo uno spassionato consiglio.

Si dimetta al più presto non solo per sua dignità e moralità ma maggiormente per fatto economico. In questo modo salverà il suo reddito, che in un solo anno di sindacatura, si è dimezzato. I casertani non vorrebbero che, continuando così, il sindaco Marino, prima della fine del suo mandato, si ritrovi fra gli iscritti nell’elenco dei poveri  del Comune di Caserta.  La stessa cosa vale per gli altri consiglieri che hanno dichiarato redditi incredibili. (  Pasquino )

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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