LA CRESCITA DELLE DISEGUAGLIANZE: UN PROBLEMA GLOBALE
di Raffaele CARDILLO
L’Oxfam, il Comitato Oxford per la carestia nel mondo, ha stilato un triste comunicato circa la crescita delle diseguaglianze nel Pianeta, un fenomeno che assumendo proporzioni inaccettabili, l’allargamento della forbice ha ormai raggiunto un primato record, ovvero la stima è che entro il 2016 l’1% del mondo controllerà più ricchezza del restante 99%.
Cifre da far accapponare la pelle, una deriva che lascia presagire scenari apocalittici da far tremare le vene ai polsi, si sta assistendo ad una concentrazione di risorse, un’oligarchia di potere finanziario che attraverso le lobbies controllerà l’operato dei governi mettendo a serio rischio e svuotando di significato la parola .
Ormai è una realtà incontrovertibile che i grandi capitali controllino la politica, foraggiandola con fiumi di denaro e, avendone come contropartita, privilegi che consentano arricchimenti smodati, grazie anche alle condizioni di favore, che consistono in minore tassazione su fortune stratosferiche.
Quanto paventato, con spirito profetico, nel libro di George Orwell pare che si stia sistematicamente avverando e che ci avviamo rapidamente verso l’incubo così magistralmente descritto dall’autore inglese.
D’altronde quanto vaticinato dal profeta britannico, si sta verificando con una certa puntualità nel nostro Paese.
Quelli che potevano essere considerati dei fatti accidentali, si sono rivelati perfettamente affini a quanto elencato nel romanzo-verità .
Una escalation di eventi che ripropongono in maniera identica gli sviluppi di una strategia globale che tende a soffocare, in maniera sistematica, ogni anelito di libertà , qualsiasi moto di ribellione alle continue costrizioni del potere costituito.
Si è cominciato ad imbavagliare la stampa e ad occupare i principali centri di informazione, instaurando un regime monocratico di tutto ciò che fa notizia, lasciando, chiaramente trapelare ciò che fa comodo alle Autorità , attuando in tal modo una rigida disinformazione, tenendo all’oscuro il popolo!
La non-conoscenza rappresenta un’arma efficacia per anestetizzare i sottoposti e renderli docili e mansueti.
Si è proseguito col sovvertire la Costituzione, indi con il super condono con il mandare al macero 10.000 processi per evasione fiscale, per non parlare dell’innalzamento a 3.000,00 euro per l’uso del contante, la cancellazione dell’articolo 18, l’avversione ai sindacati, le critiche feroci ai talk-show che dissentivano dalle linee del governo e in ultimo la legge elettorale per nominare i parlamentari anziché eleggerli.
Tanti piccoli tasselli di un grande mosaico, una struttura di potere che sta ghermendo ogni residuo anelito di libertà : un regime di duopolio costituito dai grandi capitali e dalla politica, che muovendosi in sinergia prosciugano immense ricchezze a discapito di una comunità inerme e sempre più controllata.
Il paradosso è che non si allertano contromisure, nonostante gli allarmi di organismi quali che denunciano ad ogni pié sospinto tali storture macroscopiche, con pubblicazioni pregnanti, come l’ultima che ha come titolo:â€Wealth: having it all and wanting more†che tradotto vuole significare: la ricchezza pur avendo tutto, vuole sempre molto di più.
Uno scenario funesto che si andrà sempre più a incancrenire, senza che all’orizzonte s’intraveda un pur minimo spiraglio di controtendenza, ammenoché non ci sia un sussulto di dignità che coinvolga l’intero gruppo dei diseredati, che finalmente attui quella rivoluzione silenziosa, prodromica a un ristabilimento di valori, a una riappropriazione dei diritti scippati in maniera subdola dai potentati internazionali coadiuvati da una politica sempre più prona e compiacente.