LA CITTÀ DELLE MADRI E DELLA CONOSCENZA

 

Nei “Quaderni del carcere” Antonio Gramsci – grande maestro di vita politica e culturale – ebbe a commentare che nei momenti più duri e difficili (come quelli dell’era fascista) bisogna sapere muoversi “con il pessimismo dell’intelligenza, con l’ottimismo della volontà”. Credo che questo principio sia quanto mai attuale e valido per la città di Capua, che si trova in uno dei momenti più delicati della sua storia millenaria.

La campagna elettorale comincia ad entrare nel vivo, i candidati sindaci (e i loro schieramenti) sono chiamati a presentare i loro programmi di governo, basati su obiettivi, idee e progetti sostenibili. A nome della rete delle Piazze del Sapere abbiamo deciso di rivolgere un appello alle forze sane e progressiste, democratiche ed antifasciste, alle associazioni culturali e del terzo settore, al mondo delle imprese e del lavoro, del sapere e della scuola. In questi momenti bisogna trovare la forza di reagire, di operare, anche con l’avvio di un cantiere delle idee, una vera e propria Agorà della cittadinanza, per costruire dal basso un rinnovato progetto per il futuro della città, per la crescita civile e per l’innovazione.

A tal fine cercheremo di dare un contributo sul piano delle idee culturali con l’organizzazione di alcuni incontri, alcuni già programmati per sabato 27-04 ore 10 nella chiesa di San Salvatore a Corte sul ruolo dei musei e siti territoriali (a partire dal prestigioso Museo Campano), come attrattori per la coesione sociale e per lo sviluppo locale; l’altro  si terrà sabato 11 maggio per presentare il nuovo libro del prof. F. Delle Donne “La porta del sapere”, dedicato ad una figura simbolo della città come Federico II di Svevia. Il giorno dopo avremo l’Appia Day, una giornata di rilievo nazionale dedicata alla “Regina Viarum” con tanti eventi promossi in sinergia da associazioni ed istituzioni (a partire dal TCI, dai Lyon e da Legambiente). Come nel passato, nell’era moderna Capua continua a mantenere una funzione strategica nell’ambito di quella che una volta veniva definita la “Campania Felix”.

Nonostante viviamo una fase di crisi morale e di identità (per gli scandali giudiziari e per l’ombra incombente della camorra), facendo leva sul suo ricco patrimonio storico Capua può diventare il laboratorio della “ città delle Matres e della conoscenza”. Bisogna avere la forza e l’intelligenza di costruire una visione strategica che sia capace di connettere le radici profonde della sua storia millenaria e delle sue ricchezze artistiche – in molti casi in stato di abbandono e di degrado – alle potenzialità dei centri di eccellenza come il Cira per l’aerospazio e  quelli della ricerca biomedica, dei prodotti tipici del territorio, basati sulla produzione del sapere e dell’alta formazione (Università). Nonostante tutto, qui ci sono le condizioni per costruire una città innovativa che sia sempre più accogliente, creativa, produttiva e solidale, di dimensione “glocale” (capace di proiettarsi nelle sfide della globalizzazione) per la valorizzazione dei suoi talenti e delle sue migliori competenze.

Per questi obiettivi bisogna rivolgersi a quei cittadini democratici che ancora credono nei valori del cambiamento civile e sociale, fondato sulla cittadinanza attiva, sulla valorizzazione dei beni comuni e culturali, sul lavoro, sulla coesione e sull’eguaglianza sociale. Nello stesso tempo sollecitiamo a scendere in campo anche quelle persone, le tante competenze professionali ed intelligenze, il mondo della scuola, i talenti e gli artisti, che da tempo si sentono esclusi dalla vita pubblica, dalla polis, in quanto sfiduciati e rassegnati. Il futuro della città e delle nuove generazioni dipende anche dalla loro volontà di riscatto. Sta anche nelle loro mani la possibilità di creare nuove opportunità di innovazione, di crescita e di benessere per la nostra comunità.

Pasquale Iorio, Le Piazze del Sapere            

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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