Intolleranze natalizie. Sindaco francese fa installare gabbie metalliche intorno alle panchine per dissuadere i senzatetto a dormire

Non sempre Natale è sinonimo di solidarietà e tolleranza. Una prova abbastanza eclatante è la decisione del sindaco di Angoulême in Francia, che ha fatto installare gabbie metalliche intorno alle panchine per impedire ai senzatetto di dormirci sopra proprio durante il periodo natalizio. La scusa: la zona era diventata teatro di lotte quotidiane fra persone senza fissa dimora.Una rete metallica è stata collocata intorno alle panchine pubbliche con l’annunciata idea di prevenire che i senzatetto bevessero e dormissero lì.Le gabbie sono state erette proprio alla vigilia di Natale ad Angoulême, nella Francia sud-occidentale, per come riportato sul giornale “Sud Ouest”. Sono quindi immediatamente piovute critiche verso il sindaco, Xavier Bonnefont, accusandolo di mancanza di “empatia” per quelli senza casa.Tuttavia, il vice di Bonnefont, Joel Guitton, ha difeso la mossa, dicendo le panche erano “usate da persone che consumano alcol regolarmente”.Il quotidiano “Sud Ouest” sostiene che la piazza dove si trovano i sedili era diventata la scena delle lotte regolari tra persone senza fissa dimora.Al di là delle inevitabili polemiche tra accuse e difese che sono scattate in Francia, per Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” si tratta dell’ennesimo episodio d’intolleranza che si verifica nel cuore dell’Europa dove le amministrazione pubbliche non si dimostrano più in grado di incanalare il crescente disagio sociale ed utilizzano, troppo spesso, scelte discutibili, populistiche e “scenografiche” per attirare l’attenzione e sviare l’opinione pubblica da queste loro incapacità.

Lecce, 28 dicembre 2014                                                                                                                                                                                            

Giovanni D’AGATA

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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