Immondizia a Pescopagano-Non c’è fine all’inciviltà nel nostro territorio
Da notizie di corridoi siamo venuti a conoscenza che il segretario comunale, nonche commissario all’ecologia del Comune di Castel Volturno, starebbe per ritornare alla sua “vecchia†sede di S.Felice a Cancello, dove le elezioni sono state vinte da De Lucia con il quale aveva già collaborato in passato.
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Tutto ciò mentre i cittadini di Pescopagano/Bagnara denunciano una situazione di forte degrado inerente la mancata raccolta rifiuti in piena estate.
“Non è un problema di quote da portare in discarica dalla provincia. Come dicono alcuni responsabili ma è un problema che la differenziata non è riuscita nemmeno a partire in alcune parti del territorio. Se per legge quest’anno si doveva raggiungere il 65% di differenziata e ci viene assegnata una  quota di 55 tonnellate DIE, significa la “risultanza†di una produzione totale di almeno 150 tonnellate ma non è così. Si producono massimo 80/ 90 tonnellate DIE ma facendo una differenziata minima, che non raggiunge nemmeno il 20% ecco che viene inviato tutto in discarica e quindi la quota risulta chiaramente insufficiente.â€Â
A noi risulta che molti mezzi sono guasti, che mancano completamente i controlli per la mancanza di personale nella P.M. inoltre ci sono cittadini incivili e rifiuti portati da altre zone e non solo quelli “urbaniâ€. Tutto ciò provocherà non poche “sorprese” alle prossime scadenze di pagamento. La Provincia di Caserta, ha aumentato i rifiuti portati in discarica in modo sproporzionato, proprio per incentivare la differenziata e da € 134 a tonnellata sono saliti a circa € 180 per il comune di Castel Voltuno che l’anno scorso ha prodotto circa 20 mila tonnellate significherà una vera mazzata per i cittadini castellani, visto che subiranno un ulteriore aumento di ben 1 milione di euro,  portando il costo rifiuti generale a circa 10 milioni di euro. Un assurdo che sarà difficile da sopportare. Certamente di tutto ciò, nessuno risulterà responsabile  anche se la magistratura , stando alle ultime sentenze, come denunciato dal sindacato Cisas, ha indicato nei dirigenti comunali i responsabili della mancata differenziata.
DANIELE LA FATA