Il Comune di Caserta rifiuta di erogare i fondi che deve per l’accoglienza
CHE FINE HANNO FATTO I NOSTRI SOLDI?
Il Comune di Caserta rifiuta di erogare i fondi che deve per l’accoglienza
ai Richiedenti Asilo e Rifugiati di Caserta.
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Il Comune di Caserta dal 2007 al 2013 è partner del progetto“Acc.R.A.†accoglienza richiedenti asilo e rifugiati di Caserta, della rete nazionale S.P.R.A.R. (il Sistema di Protezione Richiedenti asilo e Rifugiati del Ministero dell’Interno) . Capofila del progetto è la Provincia in partenariato con l’Ass.ne “Comitato per il centro sociale†Ente Gestore del progetto ed il Consiglio Italiano per Rifugiati (CIR).
Inoltre da Novembre 2009 a giugno 2010 è stato Capofila e del Progetto “l’Arca di Acc.R.A.â€Â progetto di accoglienza ed integrazione dei richiedenti asilo e rifugiati categoria vulnerabile quindi vittime di violenza di tortura e/o trauma migratorio e post-migratorio. Progetto approvato dall’ANCI con fondi dell’8 per mille Irpef; l’Associazione era l’Ente Gestore del progetto.
Da quel momento si è pensato di riuscire finalmente ad offrire al territorio della Provincia di Caserta un reale primo servizio di accoglienza integrata a Richiedenti Asilo e Rifugiati anche se minimo rispetto al bisogno del territorio ed alle richieste che ci pervenivano. Purtroppo a causa di mancanza di altri fondi (la nostra è una piccola associazione autofinanziata con esigui fondi dei volontari) abbiamo avuto di volta in volta mille difficoltà finanziarie per portare avanti il progetto. Costretti di volta in volta a ritardare i servizi sempre a causa dei ritardi con cui gli enti di Comune di Caserta, provincia e Ministero effettuavano i trasferimenti dei fondi.
In particolare il Comune di Caserta ha sempre ritardato notevolmente il trasferimento della propria quota di cofinanziamento costringendoci o a ritardare l’erogazione dei servizi a favore dei beneficiari o ad anticipare somme spesso chiedendo anticipi ai soci dell’associazione.
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Tali problemi sono precipitati quando il Comune di Caserta non ha più erogato il saldo finale del progetto “L’Arca di Accra†pari ad €. 30.000,00 così come pure una parte del cofinanziamento del progetto “Acc.R.A.†per l’anno 2010 pari ad  € 15.000,00 costringendoci ad anticipazioni notevoli.
Purtroppo tale comportamento inadempiente è continuato, ad oggi il Comune di Caserta non ha erogando la quota di cofinanziamento prevista per l’anno 2011 pari ad €. 20.000,00 costringendoci ad anticipare tale importo solo grazie a prestiti che i soci, amici, partenti ed altri hanno effettuato nei confronti dell’associazione!
Quindi il comune di Caserta è debitore di ben € 65.000,00 nei confronti dell’associazione ma soprattutto dei richiedenti asilo e rifugiati.
Ma il colmo è stato raggiunto quest’anno, infatti improvvisamente nei mesi tra aprile e maggio l’amministrazione comunale di Caserta ci ha detto, sia verbalmente che in parte anche per iscritto, che non riconosceva i debiti nei nostri confronti e che inoltre essendo in dissesto comunque non avrebbe potuto provvedere al pagamento di tali cifre!
Siamo stati costretti dunque ad iscriverci alla massa passiva del dissesto del Comune ed al tempo stesso a presentare il decreto ingiuntivo chiedendo l’aiuto dei giudici. Il decreto ingiuntivo è stato accolto ovviamente dal giudice in data 11/07/2012 ma la banda di malandrini del Comune di Caserta ha pensato bene di opporsi a tale decreto ingiuntivo aprendo dunque il processo che pende presso il Tribunale di Santa MAria C.v. con prima udienza al prossimo 09/01/2013.
Il ricorso presentato dal comune di Caserta è totalmente pretestuoso, strumentale e volto solo a far perdere altro tempo per non restituirci i soldi da noi anticipati!
La cosa più grave però è che almeno per quanto riguarda i fondi del progetto “L’Arca di Accra” è che questi sono Fondi vincolati dell’ANCI trasferiti dall’ANCI al Comune di Caserta e che finora il Comune non ha girato a noi.
La domanda sorge spontanea: che fine hanno fatto questi soldi? Sono stati spesi per altro…………? C’è dunque una distrazione di fondi pubblici….? Sarebbe un reato di una gravità enorme che coinvolgerebbe gli amministratori e i dirigenti del Comune di Caserta!
E poi al di là dei fatti attinenti al recupero delle somme che verrà esercitato dai giudici in materia di decreto ingiuntivo, al di là degli eventuali fatti di rilevanza penale e/o di competenza della Corte dei Conti, emerge un fatto che è di fondamentale importanza politica: il Comune di Caserta è stato in grado di apprezzare realmente il lavoro decennale svolto dalla nostra associazione? Ed in particolare, è stato in grado di apprezzare il lavoro svolto nell’ambito delle attività progettuali dal 2007 ad oggi? Ritiene importante investire sia in termini politici che finanziari sull’accoglienza di chi fugge da situazioni di guerra e persecuzione, da chi chiede aiuto al nostro paese? E’ realmente interessato il nostro Comune a favorire processi di integrazione sociale, a combattere il razzismo e favorire processi di educazione civica? Perché l’attuale Sindaco dopo svariate richieste di incontro non si degna neanche di riceverci?
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