I giorni del solstizio, tra rito e mito al Parco Archeologico del Monte Cila a Piedimonte Matese.
PIEDIMONTE MATESE. Lunedì 27 giugno, alle 21, presso l’anfiteatro del Parco Archeologico del Monte Cila di Piedimonte Matese, l’associazione culturale Byblos – idee per la mente, pres enta “I giorni del solstizio, tra rito e mitoâ€. L’idea di una chiacchierata – conversazione con Gianni Saladino, medico e studioso di antropologia e ritualità celtica, nasce dall’esigenza di promuovere una serie di incontri itineranti in “luoghi letterariâ€, in cui sia possibile trarre ispirazione per racconti, storie, brevi scritti e poesie. La riscoperta di spazi spesso dimenticati o lontani dai più frequentati luoghi della movida, apre le porte della creatività e del piacere della sorpresa e della meraviglia. Dopo la conversazione sotto le stelle con Gianni Saladino, che presenterà alcune delle più radicate tradizioni rituali legate ai riti del solstizio e della festa di San Giovanni Battista, ci sarà , dal vivo, la fusione del piombo, la preparazione del nocillo, la raccolta dell’iperico. A seguire, passeggiata in notturna vers o la chiesa di San Giovanni, la più antica di Piedimonte Matese, situata alla sommità del medesimo borgo medievale. Al solstizio d’estate, quando il sole raggiunge la sua massima inclinazione positiva rispetto all’equatore celeste, per poi riprendere il cammino inverso, comincia l’estate. Tale giorno era considerato sacro nelle tradizioni precristiane ed ancora oggi viene celebrato dalla religiosità popolare con una festa che cade qualche giorno dopo il solstizio, il 24 giugno, quando nel calendario liturgico della Chiesa latina si ricorda la natività di San Giovanni Battista. E nella festa di San Giovanni convergono i riti indoeuropei e celtici esaltanti i poteri della luce e del fuoco, delle acque e della terra feconda di erbe, di messi e di fiori. In età precristiana questo giorno era considerato sacro al pari di un capo d’anno e da cui l’usanza di trarre dei presagi. Il Sole, simbolo del fuoco divin o, entra nella costellazione del Cancro, simbolo delle acque e dominato dalla Luna, dando origine, così, all’unione delle due opposte polarità che si incontrano. Il Sole è la parte maschile e la Luna quella femminile e il sole, al solstizio d’estate, raggiunge la sua massima inclinazione positiva. Simbolicamente questo fenomeno è rappresentato dalla stella a sei punte dove il triangolo di Fuoco e il triangolo dell’Acqua si incrociano. Nella tradizione occulta l’incontro del Sole nella casa della Luna conduce alle nozze tra i due astri. Tali nozze divine segnano il passaggio tra il mondo dell’uomo con il mondo divino eterno dando origine alla suddivisione in due poli: maschio e femmina, luce e tenebra, positivo e negativo. I due solstizi sono anche chiamati “porte”: porta degli dei il solstizio invernale e porta degli uomini quello estivo. Pietro Rossi