I DIOSCURI DELLA SANITA’ CAMPANA

 

di Raffaele CARDILLO

E’ così radicato il concetto di voto di scambio, del voto clientelare, che manco ci si accorge della gravità di quanto si va ad enunciare: ossia il mercanteggiare posti di lavoro o favoritismi in genere, per il nostro esimio Governatore, fa parte delle regole del gioco e quindi da accettare in toto!

Il volerlo stigmatizzare, condannare ad ogni costo, secondo De Luca, rientra in una visione distorta della politica, argomentazioni fallaci partorite da menti deformate passibili di essere internate in un ospedale psichiatrico!

Quindi sarebbe auspicabile, secondo il novello Profeta, estremizzando il discorso, un mondo senza regole fondato sul libero arbitrio, dove ogni individuo goda delle sue autonomie in piena libertà, senza coercizioni di sorta!

Che bello! E’ strano non averci mai pensato! A volte le cose più banali sono quelle che ti sfuggono di mano!

Siamo seri, quindi vogliamo dare per scontato che barattare voti o qualsivoglia scambio di favori, rientra nella sfera della legalità e quindi non condannabile!

Siamo al delirio completo, se si pensa, poi che l’innesco a questa triste vicenda è stato dato dalla Presidenza del Consiglio, che ha dato la stura a questo turpe mercato!

Al di là di quanto si possa considerare dalle valutazioni di facciata, quello che sottende a questo tristo patto, è la Sanità campana che sarà saldamente in mano al nostro egregio ex Sindaco di Salerno e avrà come comprimario, il fumantino Senatore D’Anna, verdiniano, nonché <ras dei laboratori privati>.

A tale proposito, ci sarà subito uno sblocco di 30mln di euro a favore delle strutture private accreditate.

Un duo davvero d’eccezione deterrà, quindi, i destini del comparto Salute della nostra Regione, un accentramento di potere immenso, con tutte le ricadute in negativo che si andranno a manifestare.

Vedi le nomine, ad libitum, dei Direttori Generali in Sanità senza alcuna valutazione di Commissioni Tecniche, a ciò si aggiungono le nomine dei Direttori dei Distretti sanitari che vengono scelti non con selezione pubblica in base al merito, ma dai Direttori Generali già preventivamente eletti da De Luca: così, in definitiva, il cerchio si chiude e non ce n’è per chicchessia!

Ne è la riprova quella riunione a porte chiuse tenuta all’Hotel Ramada dove, il nostro egregio Governatore arringava gli astanti ad adoperarsi con ogni mezzo, corrompendo l’elettorato anche con l’offrire “una frittura di pesce”, il tutto perché si consegua la vittoria del Sì al prossimo Referendum Costituzionale.

Una sorta di <qui si fa l’Italia o si muore> parafrasando Garibaldi nella battaglia di Calatafimi, quindi un ordine perentorio dato alle truppe Dem, che non lascino nulla di intentato e che lottino fino allo stremo, senza un attimo tregua!

Ciò stante, risulta quanto mai opportuno serrare i ranghi e fare opera di persuasione tra gli indecisi, nel metterli a conoscenza dei seri pericoli che corre la Democrazia, e sulla necessità di legittimare il “NO”, come unico argine a derive autoritarie!

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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