GRAZZANISE: RETE FOGNARIA.MUCCA DA MUNGERE

Sos! Il maxi motore dell’impianto di sollevamento delle acque nere  ronfa notte e giorno

GRAZZANISE: RETE FOGNARIA.MUCCA DA MUNGERE

                             Dal oltre 50 anni non si risolve un probabile errore tecnico d’origine

 di Raffaele Raimondo

 

 
GRAZZANISE – Ancoraun S.O.S. dall’impianto di sollevamento delle acque nere. L’ennesimo. La rete fognaria grazzanisana, da oltre 50 anni, è l’assillo di tutti gli amministratori succedutisi alla guida del Comune. Perciò è stata ed è tuttora una “mucca da mungere”: sia perché ha continuamente bisogno del “tiralatte” (pardon, di un maxi motore che aspiri liquami ed acque reflue, per spingerli verso i bocchettoni d’uscita di Via Cupa), sia perché spilla dalle tasche (dello Stato, in passato; dei cittadini, adesso) soldi a palate che, ovviamente vanno a finire, nei conti di tecnici ed imprese. Stavolta l’S.O.S. viene, a presa diretta, proprio dal maxi motore attivo sull’impianto costruito e ricostruito al lato sud di Via Battisti, nel centro de paese, all’altezza della caserma dei Carabinieri, a m.20 dall’Ufficio postale, a 100 dall’edificio della scuola primaria di Via Diaz. Notte e dì, senza nessuna sosta. ronfa, ronfa, ronfa (forse a vuoto, considerato che siamo in piena estate). Sssssssffffffffffffffffiiiiiuuuuuuuu! Bbbbbbbbrrrrrroooooooaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhh!  Ogni minuto 7 rumorosi giri, 420 all’ora, 10.080 soffi e boati al giorno. “Mugghia come fa mar per tempesta, se da contrari venti è combattuto” direbbe Dante. Infatti, ad alcuni residenti nei pressi pare un mare agitato (che nelle ore notturne “canta” la ninna-nanna a grandi e piccini). Ad altri sembra un povero vecchio affetto da “stato bronchitico enfisematico diffuso” (non sapremmo dire se acuto o cronico, probabilmente l’uno e l’altro per i tanti sbuffi e fragori che l’affliggono). Insomma quanto basta per far saltare i nervi pure a Giobbe, specialmente nelle notturne ore. Ma ci saranno al municipio ingegneri, geometri, impiegati o uscieri adusi a controllar strutture e pubblici macchinari ordinariamente, periodicamente o su segnalazione? Ci sono. Ci sono. E l’allarme sull’allarme del maxi motore è giunto alla “casa del popolo”? Vogliam dire l’avviso di un vigile, d’un cittadino, d’un extracomunitario di passaggio. Diamine, da almeno una settimana quel motore sta soffocando. Che s’aspetta? Che tiri le cuoia?

Al di là e al di qua del riso amaro che provoca l’incessante frastuono, c’è da dire che “la mucca” è stata curata per l’…esima volta agl’inizi di questo mese di luglio. Mica un anno fa! Che altro vuole! Operai, miniescavatore bobcat e asfaltatrice in rapida azione non le sono bastati? L’ex sindaco Enrico Parente, nelle notti di temporale, si recava con l’ombrello ad accertarsi del suo funzionamento. E poi si dice che per la “mucca”, fra l’autunno del 2007 e la primavera del 2008, sia stata impegnata una cifra di oltre 500.000 euro. Lavori che tennero chiusa la predetta strada della scuola primaria per mesi. E questo soltanto per saltellare sui più recenti interventi chirurgici e, dunque, senza contare i pregressi. C’era un tempo in cui zi’ Tittone, un dipendente comunale serio e di vecchio stampo, montava di servizio, accanto alla “mucca”, in ogni giornata di pioggia battente. Quant’inverni ha trascorso così zi’ Tittone! E perché? Dovrebbero dirlo finalmente alla gente i tecnici comunali! Dovrebbero cioè spiegare se davvero v’è un peccato d’origine e risalente ai primissimi periodi degli indimenticabili anni Sessanta, quando, sindaco in carica Giovanni Gravante, Grazzanise fu dotata della rete fognaria. Qualche anziano di buona memoria ventila il dubbio che allora la progettazione complessiva orientò la defluizione finale delle acque nere e bianche non verso il basso, ma verso l’alto. Per la precisione, non lungo Via Alberolungo, in discesa, ma verso Via Diaz, che sale. Ora è tempo di far definitiva chiarezza. La cittadinanza non può finanziare per altri 50 anni operazioni-tampone. La “mucca”, ormai, è vacca e, per giunta, magra…Non dà latte. Lo vuole.

 

GRAZ Il tappo del maximotore che ronfa

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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