GRAZZANISE: NASCE UN “LABORATORIO†SOCIO-ISTITUZIONALE CONTRO LA DROGA
Quando la Scuola interagisce con la più vasta comunità sociale e civica
                        Primo mallevadore il magistrato Cesare Sirignano della Direz Naz Antimafia
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GRAZZANISE (Raffaele Raimondo) – Nasce un “laboratorio†per la prevenzione e la lotta contro
la droga. Dopo un anno di gestazione, a partire dagli 11 arresti di San Valentino 2017 – quando finirono nella rete dei Carabinieri agli ordini del maresciallo Luigi De Santis, comandante della Stazione CC, altrettanti “tossici†o spacciatori –, è giunta finalmente a maturazione la messa a punto di una cordata istituzionale e sociale finalizzata ad arginare il gravissimo “cancro†che avvinghia, sul territorio locale, alte percentuali di persone d’ambo i sessi, per lo più in giovane età . Un “laboratorio†attualmente al suo salutare esordio, ma che punta, nel tempo necessario, a centrare preziosi obiettivi di ritrovato benessere individuale e collettivo. Un “laboratorio†che sembra avere l’antesignano carattere di un “modello†esportabile ovunque si crei la convergenza di Forze sulla quale s’è lavorato lungo i mesi scorsi a Grazzanise, fino a giungere al suo atteso battesimo agl’inizi di questa primavera.
Il 15 febbraio dello scorso anno avemmo a scrivere su queste colonne: “La retata di San Valentino impone una mobilitazione generale per contrastare il fenomeno-droga. Famiglia, Scuola, Chiesa e Comune chiamati ad una rapida progettazione di interventiâ€. Quel forte auspicio, per fortuna e per merito di generose autorità , non è andato deserto. Quando la Scuola sa interagire con la più vasta comunità sociale e civica, sbocciano prodigi, a tutto vantaggio delle generazioni in fase di sviluppo e a beneficio evidentemente spalmato sull’intera comunità , giacché si reimboccano le strade del buon vivere, perfino nella realtà malata del nostro tempo! Questo è avvenuto e sta avvenendo, infatti, a Grazzanise, cittadina del Basso Volturno che vuole riprendere un cammino di sanità mentale, fisica, e relazionale interrotto per troppi decenni… “Sanità †che fa il paio con “istruzione†orientata alla tutela dell’ambiente, alla riscoperta del senso civico, al rispetto delle regole, al rafforzamento dell’identità . In campo educativo, si sa, queste linee tendenziali vanno di pari passo e chiamano a raccolta le migliori energie, quelle che, impiegate con costanza e determinazione, imprimono felici inversioni di tendenza.
All’approdo di cui parliamo si è pervenuti grazie alla tenacia di una giovane dirigente scolastica, Roberta Di Iorio, e ai suoi insegnanti, tutti incoraggiati da un magistrato, Cesare Sirignano (della Direzione Nazionale Antimafia), che – sulla scorta di una lunga e ardita esperienza professionale sviluppata proprio su queste terre oltraggiate dal piombo (in senso letterale e figurato) di cui s’è servita e si serve la malavita organizzata per fare affari sulla pelle della gente inerme –  ha voluto manifestare un atto d’amore verso la popolazione-vittima, accarezzando l’idea-progetto di un’irrinunciabile prevenzione da fondare su cultura, comprensione profonda della deriva in atto, collaborazione attiva dei cittadini, democratica corresponsabilità . Così si è messo in moto un circolo virtuoso finalmente alternativo, un meccanismo di analisi e di proposta, che ha rivolto preliminari attenzioni a studenti e studentesse teoricamente ancora innocenti, per arrivare a chiamare in causa l’impegno attivo dei genitori e via via propagarsi, a cerchi concentrici, sulle fasce sociali già segnate da devianze di vario genere ed ora specialmente dalla tossicodipendenza, condizione pericolosa e massacrante, in grado di distruggere vite umane e con esse il tessuto sociale nel suo insieme.
Diversi e ciclici incontri di studio e di confronto si sono resi indispensabili per dissodare il terreno, per vincere diffidenze, dubbi, resistenze, in particolar modo nell’ambito delle figure genitoriali tendenti, pur senza volerlo consapevolmente e per una stranissima forma di affetto, a tollerare i deragliamenti che ogni giorno osserviamo negli adolescenti e nei giovani che inseguono brutte chimere di edonismo, superficialità , omologazione. Sicché soltanto fra il 19 e il 22 marzo appena trascorsi la nave è arrivata al porto. Margherita Dini Ciacci, presidente del Comitato Unicef-Campania, già attiva a Grazzanise fin dal 1985, ha riaperto per l’ennesima volta, nella prima delle due date, il corso di una nuova “stagione dello spiritoâ€. La mattinata del 22 ha visto all’opera don Luigi Merola, fondatore della Casa ‘A voce de’ criature, il quale, in tre distinti momenti in sequenza, ha “inventato†educative simulazioni con alunni/e nei plessi scolastici di Grazzanise-capoluogo, Brezza-frazione e Santa Maria la Fossa utili a far capire i drammi della tossicodipendenza e della disperazione comportamentale. Poi, nel pomeriggio dello stesso giorno si è dispiegato un maxiraduno nella moderna ed accogliente sede fossatara del Ceda (Centro di Educazione e Documentazione Ambientale) realizzato dalla Società consortile Agrorinasce, in località Ferrandelle flagellata esattamente dieci anni fa dall’emergenza rifiuti in Campania. Centinaia di persone han fatto corona a decine e decine di ragazzi e ragazze impegnati ad offrire artistici intermezzi musicali diretti dai docenti Sellitto e Cepparulo, su indicazione della “regista†Di Iorio e dell’insegnante “aiutoregista†Piscopo. Tutto ciò al fine di stemperare gli interventi di autorità civili, militari e religiose, nonché del genitore-presidente del Consiglio d’Istituto, Pasquale Raimondo. Sul tema-problema “Costituzione Testimonianze Comunità †e dopo l’appassionato discorso introduttivo della dirigente scolastica, hanno portato il saluto o affrescato approfondimenti personalità di primo piano del mondo istituzionale: Antonio Papa e Vito Gravante (rispettivamente sindaci di Santa Maria la Fossa e Grazzanise), Giovanni Allucci (direttore del Consorzio Agrorinasce), Emanuele Macrì (capitano dei CC), Eliana Minoia (capitano della Gdf), Pasquale Di Palma (comandante del 9° Stormo “F.Baraccaâ€), Giuseppe Faraglia (generale di Brigata-comandane del C.A.V. dell’E.I.), S.E. l’arcivescovo Salvatore Visco e, dulcis in fundo, il magistrato Sirignano. Questo prolungato martellamento culturale è stato rigenerante midollo della kermesse (nel corso della quale è stato espresso vivo apprezzamento al maresciallo De Santis e ai suoi solerti uomini, per il diuturno, efficiente ed efficace lavoro con cui esplicano i compiti d’istituto), kermesse conclusasi con una pianificazione di massima dell’azione del nascente “laboratorio†che presto sarà strutturato operativamente ed il cui iniziale monitoraggio di attività è già previsto per il prossimo maggio in concreta collaborazione con molti genitori dichiaratisi pronti a diventar “sentinelle†di prevenzione e di contrasto ad oltranza a tutte le sostanze stupefacenti in circolazione sul territorio intercomunale. E’ ovvio che va rinvigorita continuamente l’allerta, rimodulata l’azione e governata ogni difficoltà che si dovesse presentare.
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