Grazzanise-Il maestro Izzo in giro per la penisola

 

Il maestro Izzo

Castel Volturno, Casoria, Castello di Frontone (PU), sono solo alcuni dei luoghi che in questi giorni si arricchiranno dell’arte di Giovanni Izzo. Fotografo di fama il cui nome è sempre più una garanzia anche se lui, schivo, mite e sfuggente alle luci della ‘ribalta’, non lo ammette ma un dato è certo: negli ultimi anni il maestro Izzo sta facendo parlare di sé, e per lui parlano le sue Opere più che i suoi seguaci, per la sensibilità con cui fa trasparire l’animo umano dai ritratti e l’anima dei paesaggi calpestati dall’incuria e dal degrado che offendono il territorio, patrimonio di tutti. Un particolare architettonico, uno scorcio di paesaggio, un apparentemente semplice sguardo immortalato da quello acuto e penetrante ma affatto offensivo di Izzo, diventano storia di vita, storie da raccontare e che si raccontano attraverso scatti via via sempre più affascinanti che guidano chi osserva le foto di Izzo verso ciò che si trova al di là dell’obiettivo, verso ciò che l’occhio esperto, sagace e sensibile di Izzo vuole e sa trasmettere. Dal 28 alcune sue immagini sono esposte a Casoria offrendo la propria solidarietà alla battaglia culturale del CAM il museo il cui ingresso è stato ‘ingabbiato’ e sulle grate di ferro 18 artisti napoletani  sistemeranno le loro opere che resteranno esposte fino al 28 Settembre per ‘WellCam: Benvenuti al museo scorretto’. Dal 29, invece, sarà presente al ‘Festival dell’impegno civile’ a Baia Verde con la mostra ‘Matres Matutae: Le Donne dell’Esodo’ e nell’ambito dell’evento ‘Karibu’ si potranno ammirare la sfilata ‘Made in Castelvolturno’ della cooperativa Sociale ‘Altri Orizzonti’ col progetto ‘Vestiamo la libertà’ per la ‘Casa di Alice’. Contemporaneamente, fino al 21 Luglio, a Pesaro-Urbino, la stessa mostra incanterà i visitatori del castello di Frontone. Sono le donne costrette a lasciare la propria Terra, quelle ‘raccontate’ da Giovanni Izzo,  che sperano in un futuro diverso e che lasciano trasparire, dai loro occhi e dai loro atteggiamenti, sia le emozioni che le hanno accompagnate nella scelta di andar via dai luoghi in cui sono nate sia la speranza nel futuro. Ricordano le icone mariane, è stato detto di questi scatti, ed è vero: c’è tanto delle immagini sacre che siamo abituati a vedere e studiare ed alcune sono loro stesse la rappresentazione di quella ‘Pietà’ che tanto commuove chi si lascia andare al bello dell’arte.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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