Grazzanise-Degrado Borgo Appio
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Non basta l’intervento del Comune, che in questi giorni ha provveduto a far rimuovere ingombranti e materiali vari depositati lungo il viale d’accesso al ridente Borgo Appio, a calmare gli animi degli abitanti della frazione. Una frazione da sempre indicata quale oasi di pace e di frescura che proprio in questi giorni si è vista ‘decapitare’ i numerosi eucaliptus che ne caratterizzavano l’ingresso. Un viale che solo a vederlo rasserena i cuori e gli animi, con le fronde di alberi quasi secolari oggi tagliati di netto e gli abitanti, le quindici famiglie che vi hanno dimora, si augurano, senza troppa speranza, che al più presto possano tornare a far sentire il loro fruscio i rami e le foglie ad ombreggiarne la strada. Il Borgo era di proprietà dell’Ersac e quindi ‘trasferito’ al demanio e patrimonio della Regione Campania. Nel mese di Dicembre, firmata da tutti gli abitanti della frazione, una ‘Denuncia di stato di abbandono e di degrado’ e contestualmente una ‘Richiesta urgente di pulizia e bonifica’ della località del Comune di Grazzanise, veniva inoltrata al sindaco del Comune, alla Regione Campania –demanio e patrimonio, all’Azienda Sanitaria USL Casetta 2-distertto 42, Mondragone. Una denuncia minuziosa, avallata da un supporto fotografico, che rendeva lo stato di degrado e di abbandono del Borgo, stato che aveva consentito il proliferare di sterpaglie e rovi e la presenza di ratti e serpenti senza dimenticare l’altissimo rischio di incendi nella stagione estiva. A tanto si aggiungevano crolli di cornicioni causati dai venti invernali e cavi e pali della luce danneggiati con conseguente limitata illuminazione ed un palo elettrico inclinato in modo pericoloso. Lungo il viale d’ingresso materassi, mobili, frigoriferi abbandonati da automobilisti ignoti e la situazione è stata evidenziata anche dalla relazione dei Vigili Urbani del Comune. L’intervento degli operatori della raccolta rifiuti che hanno provveduto a ripulire in parte il viale non basta a risanare la situazione che appare ben peggiore di quanto si immagini tanto che proprio in queste ore un’altra istanza è stata inoltrata ai destinatari della prima con cui ‘nel ribadire e sollecitare un urgente intervento di bonifica per quanto in precedenza esposto, producono ulteriore denuncia di quanto segue: lungo il fosso di scarico di strada Andreozzi che percorre il retro della piccola borgata, vengono scaricati acque e liquami biancastri che emanano odori nauseabondi, inoltre il depuratore delle fogne che si immette nel canale della suddetta strada Andreozzi, da alcuni anni non funziona più, e quindi i liquami vanno direttamente a confluire nel canalone denominato Agnena. Inoltre, sempre sul retro della borgata sul lato della strada Andreozzi, sono depositati sotto una montagna di rovi e sterpaglie un cumulo di pneumatici abbandonati ed altro materiale tossico’. Nel sottolineare che ‘la descrizione di tutto quanto esposto non realizza minimamente lo stati reale e drammatico esistente’, i firmatari hanno provveduto ad allegare altre foto a supporto di quanto denunciato concludendo: ‘I sottoscritti ritengono che questa situazione rappresenti un pericolo per la salute pubblica in quanto sussistono motivi pregiudizievoli di carattere igienico-sanitario e di degrado ambientale’ e ‘chiedono un sollecito urgente intervento di bonifica dell’area interessata, chiedono altresì agli enti in indirizzo, di volersi attivare, ognuno per le proprie competenze, entro il più breve tempo possibile’.