GOLF: CHE IRRESISTIBILE PASSIONE!
di Raffaele CARDILLO
Pare che il nostro <imaginifico cantastorie toscano> voglia dare una nuova spinta vigorosa alle glorie italiche, col promuovere un sport considerato privilegio di pochi, e immetterlo nel circuito <nazionalpopolare>, scimmiottando non poco la cultura anglosassone: stiamo facendo riferimento al <GOLF> attività per antonomasia, considerata privilegio per pochi eletti, e con ampie possibilità di divenire un gioco di massa.
Da ciò discende la nostra partecipazione alla Ryder Cup!
Tanto per capirci, vorremmo spiegare ai non addetti ai lavori, cos’è la Ryder Cup: trattasi della più importante manifestazione internazionale di Golf, che mette di fronte Stati Uniti d’America e la vecchia Europa.
Un evento che ha riflessi propagandistici pari alla Coppa del Mondo di Calcio e alle Olimpiadi, quindi estraniarsi e non essere compartecipi a questo meeting di altissimo livello, potrebbe avvalorare la tesi, peraltro veritiera, che il nostro Paese è da ritenersi terzomondista, quindi scaduto nella peggiore classifica a livello planetario.
Da qui l’impennata del <labbro di Rignano> che, ad onta della drammatica situazione economica, pare che abbia stanziato circa 100mln di euro nella Legge di Bilancio, per la competizione di cui sopra, che si terrà in Italia nel 2022.
Ora, Santo Iddio, rabbuiarsi per questa scelta, che riteniamo intollerabile, è il meno che si possa estrinsecare!
Una scelta che riteniamo, abbia dell’irrazionale, i soliti colpi di testa che misconoscono altre priorità indifferibili quali: Sanità , Istruzione, Pensioni, Cultura, messa in sicurezza del Territorio, Lavoro per i Giovani, tanto per citarne le più significative!
E’ da sottolineare, poi, che il Golf è universalmente riconosciuto come <Sport d’élite>, quindi amato e praticato da una ristretta cerchia di <aficionados>, dunque non suscettibile di cotanta attenzione e, soprattutto, essere beneficiario di così lauti finanziamenti!
Come reagire a queste prorompenti mattane, a questi deliri di onnipotenza?
Non ci resta che appigliarci alla data fatidica del 4 dicembre prossimo, ove crediamo e speriamo, si possa dare corso a una nuova stagione politica, un bel <NO> metterà la parola fine a questo <OBBROBRIO> e, finalmente, ci si potrà incamminare verso nuovi <ORIZZONTI>, latori di schiarenti prospettive!
O tempora, o mores!