GLI SCIACALLI COLPISCONO ANCORA
di Raffaele CARDILLO
E’ di queste ore la notizia che i parlamentari del Nuovo Centro Destra, invoca una norma straordinaria e transitoria che gli consenta, in caso di ricorso anticipato alle urne, di versare in via anticipata i contributi necessari per il completamento del quinquennio relativamente al conseguimento del vitalizio, quindi estenderlo anche in caso di scioglimento anticipato della legislatura.
Siccome, in via potenziale, ci sono i presupposti di una possibile caduta del governo e a detta dei rumors, ci sono serie possibilità di un disfacimento di questa formazione politica, causa la migrazione dei transfughi verso la casa del Padre (il mai domo Berlusconi), ecco la giustificazione di questa subdola richiesta.
Non crediamo alle nostre orecchie, richieste assurde e strampalate che denotino, invece, la mancanza di dignità , di attaccamento al dovere, un dare forfait al senso di appartenenza, disonorare il mandato affidatogli dagli elettori.
Quante volte abbiamo denunciato questa strana commistione tra controllore e controllato, un se la cantano e se la suonano a dispetto di tutte le regole di ordine morale.
Diventa ineludibile, a questo punto, la richiesta dell’istituzione di un organo terzo, che presieda e dirima ogni contenzioso che riguardi la classe parlamentare, i cui elementi siano espressione di figure super partes, che manifestino il loro mandato con imparzialità e rigore a difesa degli interessi della comunità , troppe volte vittima della voracità degli squali della politica.
Pare che l’invocazione della norma transitoria di cui sopra debba essere votata in aula e fermo restando l’intransigenza dei grillini, chi oserà votare contro un regolamento squisitamente di parte?
Un’ignobile messinscena, un libero arbitrio dai contorni inquietanti, una blasfemìa che grida vendetta agli occhi di un’Italia ridotta a un cumulo di macerie per l’insulsa mancanza di solidarietà , di sanguisughe, verso i propri connazionali ridotti all’indigenza.
Da cosa sono animati questi sciacalli che gozzovigliano in un Parlamento ormai senza qualità , parafrasando il romanzo di Musil, quali sono i loro turpi intendimenti, il loro stare distanti dalle istanze del popolo in ambascia, spettatori diciamo compiacenti di un decadimento progressivo della nostra nazione.
Quali alternative ci sono proposte, a quali appigli bisogna aggrapparsi, è una domanda che rivolgiamo a chi possa darci delle risposte concrete ed esaustive, che ci faccia uscire dalle sabbie mobili, dallo stallo ormai incancrenito della nostra economia.