GIUSEPPE IULIANO E LA SUA ESPERIENZA CON P.PIO 2^ PARTE
2^ PARTE
di Mattia Branco
Cominciai a salire le scale per andare a letto ma in quel momento sentii un profumo fortissimo, profumo mai sentito. Ebbi un senso di paura perche’ il profumo era intenso, sono andato a letto ma non riuscivo a dormire e mi alzai. Allora soffrivo di una forte asma bronchiale che non mi faceva respirare, chiamai mia moglie che dormiva e gli chiesi se avesse messo qualche profumo in casa, mia moglie mi rispose che non aveva mai messo profumi. Lo stesso non riuscivo a dormire. La mattina ci siamo svegliati e mia moglie a cui volevo raccontare tutta la mia storia notturna mi chiese se potevo prima andare a prendere un pantalone nel giardino, passai dalla cucina e nel passare sentii un soffio in faccia e di nuovo il profumo, ho accelerato il passo ma ancora un altro soffio, dissi a mia moglie che Padre Pio era presente in casa. Andando nel mio ufficio nel sedermi ancora un altro soffio ma con un odore diverso. Dopo qualche giorno andai a pregare fuori nel giardino e vicino al limone vidi Gesu’ che aveva sul braccio dx appoggiata  la testa di P.Pio. Ho cominciato a vedere cose strane, durante questo percorso mi appariva spesso la Madonna, specialmente la nostra Madonna delle Grazie, vedevo luci strane sembrava il Paradiso. Mentre pregavo una volta ho visto un crocifisso immenso. Mentre ero in vacanza ho rivisto di nuovo la Madonna delle Grazie che mi ha detto:â€Vai in tre angoli della casa e dice tre Ave Maria perchè in questa casa c’è il maleâ€. Ho fatto quanto mi era stato chiesto ed ho continuato a farlo anche quando sono tornato a casa mia. A volte qualcuno mi chiedeva di dire qualche preghiera per loro, nel mio linguaggio quotidiano sono stato quasi sempre abbastanza severo e brutale, ma in questi casi ho parlato molto dolce e con parole che non erano mie e con queste parole e preghiere riuscivo a dare serenità alle persone che si erano rivolte a me.  Io gia’ a sedici anni soffrivo di asma bronchiale.A 27 anni andai a Procida per una visita medica ed il dottore dopo avermi visitato mi diagnosticò una forte bronchite, infatti non riuscivo più a respirare. Quando sono venuto ad abitare a Cancello ed Arnone ho fatto tutta la gavetta nel mio mestiere di autocarrozziere ed ho ottenuto dei bei risultati nel mio lavoro pero’ ho continuato a pregare e la preghiera mi ha aiutato anche a perdonare anche  chi mi ha fatto tanto male. Chiedevo a P.Pio di non abbandonarmi in quei momenti di rabbia in cui potevo commettere gesti che mi sarebbero costati molto cari .Fui anche tentato dal diavolo perche’ essendo io un giocatore di lotto  una volta dovevo giocarmi due numeri su cui avrei puntato molto, all’epoca si trattava di 500 mila lire, non lo feci perche’ scelsi la via della fede e non del gioco.