Game Over – Operativo il Centro Integrato
Game Over – Operativo il Centro Integrato
Grazie alla rete “Mettiamoci in gioco†continua la mobilitazione della società civile per contrastare il gioco d’azzardo patologico, contro la schiavitù delle slot mashines che sono diventate un dramma sociale. Per rompere il silenzio e l’indifferenza che ancora permane su questa piaga, occorre un patto per liberare le famiglie, per aiutare le persone vittime di dipendenza.
Su tali obiettivi sono scese in campo le donne combattive della rete di associazioni dell’Est Maddalonese con un importante progetto “Game Over. Stop al dolore a casa del giocatoreâ€, finanziato dalla Fondazione con il Sud, grazie ad una idea sostenuta da un diffuso partenariato territoriale espressione del mondo del terzo settore e del volontariato. A tele progetto sono stati dedicati un primo evento di presentazione a Caserta ed un secondo focalizzato sulla prevenzione dei rischi di dipendenza dall’azzardo si è svolto a Santa Maria a Vico all’inizio di maggio
Questo progetto (che avrà durata biennale) – insieme ad altre iniziative come la ricerca dell’Auser “L’azzardo non è un gioco†– interviene con azioni di carattere culturale e di prevenzione (a partire dalle scuole e dai soggetti più a rischio). Grazie ad una campagna di comunicazione e di formazione di volontari ed operatori, si è entrati nel vivo con interventi di ascolto, accoglienza e di cura grazie all’attivazione del Centro Integrato che è operativo da qualche settimana nella sede dell’associazione Sentieri Nuovi presso il plesso scolastico Maranielli di Santa Maria a Vico
Come ha sottolineato Antonio Moccia in un saggio ben documentato bisogna fare luce sugli intrecci perversi tra economia criminale, istituzioni colluse e gestori del sistema. Per quanto riguarda la nostra provincia si registrano tristi primati: come quello del più alto tasso di giovani dediti all’azzardo e il più alto incremento delle sale gioco nell’ultimo anno.
Infatti – come sostiene Tina Caputo (Associazione Leo Capofila del progetto)– “l’azzardopatia è diventato un problema serio, una vera e propria emergenza che sul nostro territorio si è notevolmente intensificata in concomitanza con l’aggravarsi della crisi socio-economica. Per queste ragioni il progetto “Game over†propone una sperimentazione innovativa per contrastare questo fenomeno deleterio, con attivazione della rete delle associazioni di volontariato della Valle di Suessola e di Caserta. Ormai ci troviamo di fronte ad una emergenza sociale, che coinvolge indistintamente giovani, adulti, anziani, donne e immigrati, provocando gravi danni per la salute e per la condizione sociale delle persone e delle famiglieâ€.
Nello stesso tempo va segnalato il datoâ€allarmante dell’enorme diffusione di esercizi commerciali nei quali è possibile praticare il gioco d’azzardoâ€. Giustamente viene richiesto ai sindaci ed alle autorità competenti “di vigilare affinché i negozi non restino aperti anche di notte e soprattutto di evitare di concedere autorizzazioni ad esercizi commerciali nei pressi delle scuoleâ€. Su questi temi anche in Terra di Lavoro il mondo del terzo settore sta mettendo in campo delle iniziative per rompere il muro del silenzio e dell’indifferenza. Si richiede un impegno più attento da parte della politica e delle istituzioni per colmare il vuoto di normative (in primo luogo fiscali) e per regolare il settore con adeguati provvedimenti, a partire da appositi regolamenti a livello locale. In tal senso primi atti significativi si sono avuti con le delibere adottate dai Consigli Comunali di Caserta e di Napoli di adesione al Manifesto Nazionale dei sindaci per condannare questo fenomeno e chiedere nuove norme per disciplinare il settore.
Pasquale Iorio, Portavoce FTS Casertano                                                  Caserta, 22 maggio 2015                                                                                                                                             Â
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