Furto nel terreno agricolo vicino al campo rom. “E’ allarme sicurezza”
È allarme sicurezza a Marcianise. Una escalation di furti si sta verificando negli ultimi giorni sul territorio, in particolar modo nella periferia della città , e ora i residenti sono terrorizzati. A denunciarlo è il consigliere comunale Giuseppe Golino, a seguito delle numerose segnalazioni ricevute dalle vittime dei furti, che lamentano precarie condizioni di sicurezza. “La sicurezza non è una faccenda puramente privata, familiare oppure personale ma un bene comune il cui arricchimento arricchisce tutti noi ed il cui impoverimento impoverisce tutti noi – afferma Golino – Da qualche giorno si sta vedendo un incremento pericoloso di furti nelle nostre proprietà poste in periferia.
Tale fenomeno si sta maggiormente manifestando in località Airola e località Santa Venere. Di tutto stanno rubando: oggetti vari, attrezzature, animali da fattoria che vengono allevati per autoconsumo. Quando però rubano tappi in ferro che di solito si usano per coprire pozzi artesiani, allora si capisce che si sta superando il limite! Scoprire un pozzo vuol dire mettere in pericolo la vita degli altri per causa dolosa e/o colposa”.Uno degli ultimi furti, in ordine di tempo, è stato subito da T.P., un 27enne marcianisano, che si è visto violare il terreno agricolo di sua proprietà , sito in via Italo Calvino (località Airola). Proprio nelle vicinanze dei depuratori, dove ora sorge un nuovo campo rom scoperto e segnalato nei giorni scorsi dal consigliere Golino alle autorità preposte. Nella giornata di martedì, ignoti hanno distrutto la rete di recinzione del terreno agricolo del 27enne e, una volta all’interno, hanno rubato 4 tubi di irrigazione con i relativi raccordi, 6 conigli e 10 galline, cagionando un danno complessivo di 600 euro.
Ma non è tutto. Perché – secondo quanto emerge dalla denuncia presentata dal giovane alla locale stazione dei carabinieri – da quando i nomadi si sono collocati in tale area, sono diversi i furti sia di animali che di materiale agricolo subiti. E la preoccupazione più grande è che suo nonno – il quale giornalmente si reca sul terreno per curare gli animali e il raccolto – possa trovarsi ‘faccia a faccia’ con i criminali.Insomma la situazione è davvero delicata ed è chiaro che “oggi più che mai servono azioni collettive e collaborative”, sottolinea Giuseppe Golino che poi lancia un appello: “Denunciate, non abbiate timore a farlo. Denunciate anche il furto di una cosa apparentemente insignificante. Dal mio canto, quale organo di vigilanza e controllo, continuerò la mia azione pneumatica e asfissiante verso chi ne è responsabile”.