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CARLO SARRO
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La notizia che vuole oggi nuovamente riunito il Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Idrico “Terra di Lavoro”, se fondata e confermata, per la adozione di ulteriori delibere comportanti impegni di spesa, rappresenterebbe l’ennesima riprova della allegra gestione dell’Ente Consortile da parte dell’attuale governance che, è bene ricordarlo, da almeno un triennio è praticamente decaduta e non ha più la titolarità di amministrare e, soprattutto, adottare atti di spesa che hanno avuto il solo risultato di far lievitare la massa debitoria che grava da diversi anni sul Consorzio.Â
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In linea con la richiesta di convocazione urgente dell’assemblea dei soci avanzata dal partito non più tardi della scorsa settimana e qui ribadita a tutte le forze politiche per consentire l’immediato rinnovo dei vertici, così da superare una fase di evidente illegittimità , il Coordinamento provinciale di Forza Italia Caserta stigmatizza l’atteggiamento ostinatamente contra legem e la politica di sperperi inaugurata e portata avanti fino ad oggi dall’attuale CdA, diffidando nel contempo il Presidente pro-tempore ed i Consiglieri tutti dal deliberare assunzioni di qualsiasi genere e l’instaurazione di rapporti di lavoro di ogni tipo e/o provvedimenti che generino ulteriori spese a carico del bilancio consortile, già pesantemente e costantemente in rosso, ricorrendo se del caso all’istituto della revoca in autotutela di atti evidentemente viziati da gravi illegittimità come in più occasioni ribadito dalle Autorità competenti negli ultimi mesi con tanto di pronunce giurisprudenziali.Â
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Anche il Responsabile Organizzativo del coordinamento provinciale di Forza Italia Caserta e Sindaco della Città di Capua, Dott. Carmine Antropoli, ritiene che “sarebbe gravissima la decisione del CdA di prorogare contratti di lavoro ed altre spese generali, perché avverrebbe in un quadro di chiara impossibilità ad operare in tal senso dell’amministrazione in carica, tanto più se gravata da diffide dell’Autorità superiore a proseguire su un piano di non legittimità attiva a deliberare ed in presenza di diverse sentenze della Giustizia Amministrativa che ha censurato e dichiarato non più titolato  l’attuale CdA a rappresentare e governare il Consorzio Idrico, tra l’altro con ingenti debiti sul groppone che vengono aumentati con altri incarichi e contratti di lavoro che non hanno alcun fondamento e motivo di esistere“.Â
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