Federazione di Napoli e Campania della UGL FNA e UGL
Con un’azione congiunta le Federazione di Napoli e Campania della UGL FNA e UGL Igiene Ambientale puntano i riflettori sulle criticità e sugli effetti che alcuni provvedimenti, scaturiti dai DPCM ed Ordinanze Regionali, potrebbero provocare sui lavoratori del TPL e dell’indotto in termini di salvaguardie della salute, della sicurezza e delle economicità degli stessi.
Nello specifico la UGL FNA evidenzia che le aziende non preparate a gestire un’emergenza di questa portata, barcamenandosi, hanno provato a colmare e combattere la diffusione del virus con provvedimenti che molto spesso si sono rilevati insufficienti e non all’altezza della problematica.
Infatti, oltre ad una fantomatica limitazione degli accessi agli autobus ed a treni nel tentativo di limitare le capienze, secondo le disposizioni dei DPCM emanati, si sono imbattute in sanificazioni dei bus, treni e dei luoghi di lavoro effettuate a spot ed in una distribuzione non sempre efficace dei dispositivi di sicurezza per il contrasto alla diffusione del virus (mascherine, guanti etc).
Inoltre, i lavoratori del settore sono stati costretti a confrontarsi con un’utenza non sempre rispettosa delle vigenti normative ed esasperata dalla riduzione del servizio che di fatto hanno riaperto una vecchia ferita tra utenza e lavoratori, sfociando in continui contrasti.
In forza a quanto dichiarato dalla Federazione UGL FNA, la Federazione UGL Igiene Ambientale sottolinea quanto la genericità di alcune norme anti-covid creino forti disfunzioni all’interno dell’ambiente di lavoro, nello specifico per le sanificazioni richieste non sempre calendarizzate e rispettate, nelle azioni volte al controllo ed alla prevenzione e precisamente nell’esecuzioni dei tamponi ai lavoratori.
Inoltre, le scelte aziendali di ridurre il servizio in maniera unilaterale potrebbero minare seriamente le retribuzioni dei lavoratori, in quanto molto spesso chiusure e tagli si traducono in riduzioni di orario ai lavoratori.
Pertanto, le Federazioni UGLF FNA ed UGL Igiene Ambientale, hanno chiesto un urgente intervento alle Istituzioni locali affinché si mettano in campo ulteriori iniziative che non prevedano tagli al servizio ma che garantiscano la tutela dei lavoratori, maggiori sanificazione dei mezzi, il rispetto del limite del 50% della capienza prevista dal DPCM, più servizio nelle fasce di maggiore affluenza e risorse aggiuntive per sostenere le aziende colpite da questa profonda crisi.