Faicchio-Beatificazione di Suor Maria Serafina del Sacro Cuore

FAICCHIO. AL CAMPO SPORTIVO ‘SANTA MARIA DI CHIAZZANO’ S. EM. IL CARD. ANGELO AMATO, PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI, DELEGATO DI S. S. BENEDETTO XVI, HA PRESIDIEDUTO IL RITO DI BEATIFICAZIONE DELLA ‘SANTA CHE HA FATTO L’ITALIA’: LA VENERABILE SERVA DI DIO, SUOR MARIA SERAFINA DEL SACRO CUORE, FONDATRICE DELLE SUORE DEGLI ANGELI ADORATRICI DELLA SS. TRINITÀ.

 di Paolo Pozzuoli

Tutto vero quanto vissuto in prima persona – e di questo attestiamo la nostra infinita gratitudine a Suor Giuseppina che, bontà sua, ci ha onorati chiamandoci a partecipare ad un evento straordinario, unico, quindi presentandoci, con la grazia che le è propria, naturale, ad una creatura di rare virtù qual è Suor Michelina Acocella – presso il campo sportivo ‘Santa Maria di Chiazzano’ in Faicchio. Un campo sportivo dove per una volta tanto non si avvertiva e nemmeno si respirava il solito clima da stadio ma, trasformato in un cenacolo semplicemente stupendo, accoglieva una moltitudine – circa 8000 – di fedeli, giunti dai posti più lontani ed impensati, sollecitati da una intima, inestinguibile carica mistica, spirituale, per testimoniare la propria fede in occasione di un evento indimenticabile, trasmesso via satellite in Brasile, Filippine, Indonesia. Evento sintesi, succo di una storia, la bellissima storia di una donna ‘umile, forte, coraggiosa’, magnificamente rappresentata, ancora in fieri (… rimane, infatti, da scrivere – quando il Signore vorrà – il capitolo della Santità). Una donna modello, una donna simbolo dell’amore, della carità, della speranza, che ‘ha puntato sull’adorazione della Trinità il cui mistero è l’asse portante della nostra fede, di straordinaria attualità ed aspetto, di grande spiritualità che è trinitaria cui si sono ispirati Maria ed i Santi’. È stato il pomeriggio in cui S. E. il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, incaricato da S. S. il Papa Benedetto XVI, in una cornice mirabile che vedeva riuniti il conterraneo Cardinale, S. E. Raffaele Farina, tredici prelati fra cui il conterraneo Nunzio Apostolico Antonio Franco, gli Arcivescovi di Trento, Luigi Bressan, di Capua, Bruno Schettino, di Benevento Andrea Mugione, ed i Vescovi di Caserta, Pietro Farina, e Cerreto Sannita, Michele De Rosa, e circa 180 fra presbiteri e diaconi, ha presieduto e celebrato la Santa Messa con la partecipazione di una grande corale – circa 200 elementi – diretta da don Giuseppe Di Lorenzo, ed un evento straordinario, eccezionale, unico, qual è stato il Rito di Beatificazione della Venerabile Serva di Dio Suor Maria Serafina del Sacro Cuore, Vergine e Fondatrice delle Suore degli Angeli Adoratrici della SS. Trinità. Un pomeriggio ricchissimo di emozioni in quest’oasi, anticamera terrena del paradiso, su cui da una finestra celeste vigilava, approvando ed impartendo la materna benedizione, la Beata Suor Maria Serafina. È stato un momento di grande gioia e di festa. La festa di due paesi – Imer, il natale, e Faicchio che ha accolto le sue spoglie mortali – uniti ed anche gemellati nel nome della Beata, ‘due cuori ma uno solo pulsante’, la festa della comunità religiosa – le Suore degli Angeli Adoratrici della SS. Trinità – fondata dalla Beata, la festa di due province, di due regioni, del popolo di Dio. Significativa la testimonianza di Suor Clementina Laudando partita dal fascino che le suscitavano le suore, continuata incontrando una religiosa docente di filosofia, completata con la professione di fede e l’aggiunta di un messaggio ai giovani perché ‘non si lascino coinvolgere ed attrarre da interessi particolarmente allettanti perché diventa poi difficile avvicinarsi a Dio; è necessario, piuttosto, che trovino un piccolo spazio da riservare a Dio’. Di grande intensità e carica emotiva il rito della beatificazione: dall’umile domanda rivolta al Sommo Pontefice, Benedetto XVI, dal Vescovo della diocesi, S. E. Mons. Michele De Rosa, unitamente alla Superiora Generale dell’Istituto delle Suore degli Angeli Adoratrici della SS. Trinità, ‘di voler iscrivere nel numero dei Beati la Venerabile Serva di Dio Suor Maria Serafina del Sacro Cuore’, alla lettura di una breve biografia della Serva di Dio da parte di Suor Giuseppina Romano, postulatrice della Causa, alla lettura da parte del Celebrante, S. E. il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, della Lettera Apostolica, in latino, con la quale il Sommo Pontefice ha iscritto nell’Albo dei Beati la Serva di Dio Suor Maria Serafina del Sacro Cuore, agli interventi del sindaco di Imer, Giovanni Bellotto, che, dichiarato di essere stato ‘immensamente colpito da questa folla che rappresenta un segno tangibile di quello che ha creato la Beata nella sua vita terrena e di aver visto una Campania che non conoscevo ed un grande amore per la terra’, ha annunziato che l’11 settembre p.v. replicherà la cerimonia in Imer, del sindaco di Faicchio, Mario Borrelli, il quale, dopo i ringraziamenti di rito, ha raccomandato di ‘elevare preghiere al Signore perché ben presto la Beata possa diventare Santa  e poter proteggere tutto il mondo’, di Mons. Michele De Rosa, il quale dopo aver evidenziato ‘che in questa diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata dé Goti è la prima volta che viene celebrata una beatificazione e questo è un avvenimento che riempie di gioia i nostri cuori’, ha fatto propria la riflessione del Papa, Benedetto XVI, sul significato della santità. Ma l’omelia, le parole pronunciate all’omelia dal Cardinale Angelo Amato, oltre a toccare i cuori, rimarranno scolpite nella mente. Dopo un brevissimo cenno ‘per obbedienza ai miei superiori’ sul primo incontro con le religiose presso una loro casa in Roma, ha asserito che ‘la celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia si adatta a Suor Maria Serafina, una Santa che ha fatto l’Italia (… nacque in territorio austro-ungarico 12 anni prima della proclamata Unità; n.d.r.); anche i Santi, non solo i politici, i patrioti, i militari, gli uomini di cultura, hanno fatto l’Unità d’Italia e degli italiani  educando e formando tanti giovani a diventare buoni cristiani e cittadini onesti; anche le Sante hanno illustrato la nostra Patria con il loro continuo prodigarsi verso i bisognosi; provenienti da tutte le regioni, sono Sante antiche e moderne ed hanno fatto unita l’Italia accogliendo, proteggendo, evangelizzando, spingendo tutti a seguire quello che è virtù e merita lode; i Santi passano sulla terra, come Gesù, a fare del bene il popolo italiano è unito nella fede e nella santità dei suoi figli; Suor Serafina incarna l’Italia del Nord e l’Italia del Sud; in lei c’è armonia tra le virtù della gente del Nord, laboriosità, coraggio, perseveranza, e le virtù della gente del Sud, entusiasmo, creatività, letizia; ha saputo interpretare il Vangelo al meglio della propria vita e la sua santità è propria di una Beata; per i giovani è un richiamo ad essere trasparenti ed a vivere con gioia; Madre Serafina già viveva in cielo ed il suo continuo riferimento agli angeli stava a significare vivere una vita interiore intensa; il suo peregrinare è l’itinerario del viandante che intende corrispondere alla Trinità di Dio; suo capolavoro la casa madre e le sue figlie la continuazione; oggi, le Suore degli Angeli sono invitate ad essere fedeli, a vivere con coerenza e a diffondere all’estero; l’orizzonte del suo operato va spostato molto in avanti; i popoli hanno sete di verità, di giustizia, di Vangelo; care Suore degli Angeli siate fiere della vostra fondatrice beatificata dal Santo Padre in questa splendida cornice di creature e di oranti; la santità è una sfida e continuerà ad abitare la nostra terra; il Signore Gesù, tre volte Santo, ci benedica tutti’.

Suor Giuseppina Romano ed alcuni collaboratori

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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