Offerta speciale: 131 cacciabombardieri F35 a soli 15 miliardi. Più altri 60 per la manutenzione

Comunicato Stampa – Milano, 30 dicembre 2011
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 F-35: dai documenti emerge che nessuna penale sarebbe prevista in caso di ritiro dal programma. La firma del primo memorandum risale al 2002: ad apporla, Giampaolo Di Paola, oggi ministro della Difesa del governo Monti

 Acquistare i 131 caccia bombardieri F-35 costerà all’Italia (solo per l’acquisto) almeno 15 miliardi di euro. Una campagna e molte voci chiedono da tempo di evitare questa spesa. Fino ad ora la risposta dei fautori del progetto era stata:“le penali sono troppo alte”. L’inchiesta di Altreconomia (gennaio 2012) dimostra una cosa diversa.


 

 

“’Non credo proprio che sarà così’ pare abbia detto il neo ministro della Difesa, l’ammiraglio Giampaolo Di Paola, a chi gli chiedeva se i ‘sacrifici’ imposti dal Governo avrebbero riguardato anche le spese militari. ‘La crisi non fa venire meno funzioni fondamentali come la Difesa’.
E i pacifisti potranno pure avere il diritto di esprimere la propria opinione ma “che sia corretta è da vedere’ ha concluso il ministro”.
Così comincia l’inchiesta di Francesco Vignarca, che sarà pubblicata sul numero di gennaio di Altreconomia (in uscita), e on line a partire dal 2 gennaio 2012 (www.altreconomia.it).Quello dei cacciabombardieri d’attacco Joint Strike Fighter F-35 è il programma militare più costoso della storia, guidato dagli Stati Uniti in compartecipazione con altri 8 Paesi, tra cui l’Italia.

Dalla documentazione ufficiale analizzata da Altreconomia si evince che l’uscita del nostro Paese dal programma non comporterebbe oneri ulteriori rispetto a quelli già stanziati e pagati per la fase di sviluppo e quella di pre-industrializzazione (il totale degli oneri già determinati a carico del contribuente italiano per il programma F-35 ammonta a 2,7 miliardi di euro).
Lo prevede l’accordo fra i Paesi compartecipanti sottoscritto anche dall’Italia il 7 febbraio del 2007: l’ultimo aggiornamento ufficiale del “Memorandum of understanding” di fine 2009 sarà scaricabile dal sito altreconomia.it
Il Governo italiano potrebbe quindi decidere senza penali di non procedere all’acquisto dei 131 caccia ipotizzati.

Norvegia, Canada, Australia e Turchia hanno di recente messo in discussione la loro partecipazione al programma, in qualche caso arrivando a una vera e propria sospensione mentre lo stesso Pentagono ha  espresso forte preoccupazione per i problemi tecnici, i ritardi e costi crescenti a dismisura di un progetto che avrebbe dovuto essere già a pieno regime.
Per un approfondimento si veda .www.altreconomia.it/signoridelleguerre

È stato l’attuale ministro della Difesa Di Paola (allora Segretario generale per la Difesa e gli Armamenti) a firmare, con una cerimonia a Washington nel giugno 2002, il primo accordo  da un miliardo di euro per la partecipazione italiana al programma nella sua fase iniziale SDD.
La foto di quella firma, pubblicata sul numero di gennaio di Altreconomia, è diffusa dal Dipartimento della Difesa USA e disponibile sul sito del progetto JSF


Altreconomia è in vendita nelle botteghe del commercio equo (l’elenco è su ) e in pdf su
La campagna che dal 2009 chiede di non procedere all’acquisto dei cacciabombardieri d’attacco Joint Strike Fighter è raggiungibile alla pagina Per informazioni e interviste:
Ufficio Stampa: tel. 340.8431832 – ufficiostampa@altreconomia.it
Francesco Vignarca, francesco@altreconomia.it
www.altreconomia.it/aeshopwww.altreconomia.it/botteghewww.disarmo.org/nof35

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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