Equitalia potrebbe rinunciare alle cartelle vecchie e “inesigibili”
– Novità in arrivo per la riscossione dei crediti “inesigibili†da parte di Equitalia. Oltre alla possibilità di rateizzare i debiti col fisco anche nel 2015, si apre ora quella di una vera e prorpia sanatoria – anche se nelle intenzioni non lo è – proprio per quanto concerne i debiti fiscali talmente arretrati da essere considerati di difficile riscossione.
545 MILIARDI – La novità più interessante riguarda tutti i crediti che, sino ad oggi, l’Agente della riscossione non è riuscito a riscuotere e che costituiscono una massa di 545 miliardi mai incassati dai contribuenti. Equitalia è ora tenuta a una verifica di tali arretrati, ma la mole di lavoro è tale da minacciare la paralisi di tutti gli uffici.
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CONTROLLI A RITROSO – Per evitare ciò, si vorrebbe scadenzare i tempi di lavoro. Secondo un’idea contenuta in un emendamento alla legge di Stabilità di prossima approvazione si potrebbe invertire il calendario, avviando prima il procedimento per le cartelle più recenti, e poi procedendo a ritroso con quelle più antiche.
Entro il 2017, dunque, verrebbero gestite le cartelle inviate nel 2014 e poi, ogni dodici mesi, si arretrerà di un anno. In questo modo, per esempio, le cartelle del 2013 sarebbero affrontate nel 2018, quelle del 2012 nel 2019 e così via, fino a chiudere nel 2031 le partite risalenti al 2000.