Napoli, 5 gen. (TMNews) – Equitalia ancora nel mirino: una busta con polvere da sparo è arrivata nella sede dell’agenzia di Caserta, un’altra, contenente un proiettile, a Livorno, entrambe accompagnate dal lettere di ingiurie e minacce. Mentre in Puglia nella sede di Casarano qualcuno ha affisso espliciti volantini di protesta. Una busta con polvere scura e un foglio contenente ingiurie contro i vertici di Equitalia è stato intercettato presso la sede centrale dell’ufficio postale di Caserta. A insospettire gli impiegati una busta anonima indirizzata alla sede di Equitalia di Roma. Polizia e artificieri, intervenuti sul posto, hanno aperto il plico, che avrebbe dovuto essere spedito proprio dalla sede delle poste di Caserta, e hanno rinvenuto della polvere, probabilmente da sparo, e il foglio contenente le ingiurie nei confronti dei dirigenti dell’Agenzia di riscossione. Soltanto le analisi specifiche potranno accertare se il contenuto della busta sia o meno polvere pirica. Una lettera con un proiettile è stata recapitata invece all’ufficio di Equitalia a Livorno, in via dell’Indipendenza. La busta era indirizzata al direttore dell’ufficio, ma il personale si è insospettito e ha chiamato la polizia. Nella busta una lettera e un proiettile 7,65. Secondo indiscrezioni, il testo della lunga lettera spiega che il proiettile recapitato è un avviso, ma si precisa esplicitamente la lontananza da qualsiasi ideologia anarchica e dalle buste esplosive della capitale. A Casarano, una protesta più soft: volantini affissi sulla porta d’ingresso a firma di una sedicente “Comunità antagonista l’Italia che non si è arresa”, con tanto di indirizzo mail e sollecitazioni alla rivolta e alla disobbedienza nei confronti delle “ingiustizie” della “dittatura delle banche e della finanza”. Int5