Ente Parco insieme al Comune di Ercolano ed al Corpo Forestale

Buongiorno a tutti. Mi scuso per non aver risposto prima ma solo in questo momento leggo la posta. Lei ha ragione. Ci sono ancora molte cose da migliorare in questa sperimentazione avviata da poche settimane. E’ evidente che quanto stiamo facendo come Movimento cittadini per il Parco rappresenta una soluzione non definitiva e conclusiva ma è finalizzata a regolare il traffico nell’immediato ed a media scadenza, nelle more delle verifiche e delle simulazioni da effettuare per capire come dare piena attuazione al Piano del Parco, che rappresenta, al momento, l’unica guida per attuare il decongestionamento di quota 1000. A tal proposito è d’uopo evidenziare che il Piano del Parco prevede un impianto di risalita a fune dalla stazione Cook a quota 750; da questa quota i turisti dovrebbero accedere al piazzale di quota 1000 a piedi o con navette elettriche o ibride. Capirete che trasportare anche 8000 turisti al giorno con navette da quota 750 al piazzale di quota 1000 è un’impresa abbastanza complicata. Che senso avrebbe, inoltre, spendere oltre 63 milioni di euro per realizzare il trenino a cremagliera con capolinea a quota 750 e poi allestire un sistema di navette per spostare anche 8000 turisti al giorno da questa quota al piazzale di quota 1000 dove parte il sentiero del Gran Cono? Per cui prima di avventurarsi su tali soluzioni occorre verificarne la fattibilità concreta. A tal proposito costituisce impegno dell’Ente Parco, del Comune e dell’UTB del Corpo Forestale verificare la fattibilità di quanto previsto dal Piano del Parco, ma è evidente che contestualmente occorre regolare nell’immediato il sistema di accessibilità che in sostanza è il seguente:

-gran parte del piazzale di quota 1000 viene pedonalizzato per assicurare la tranquillità e la sicurezza dei turisti. Nel piazzale potranno sostare il mezzo di soccorso e 19 auto (negli apposti stalli fatti dalla Forestale) di cui 10 sono riservati alle guide alpine e 5 ai concessionari della Forestale. Gli altri 4 posti dono riservati alle forze di polizia ed all’ente parco. Spostare sulle strisce blu della strada anche i 10 posti delle guide e i 5 de concessionari significherebbe ridurre ancora di più lo spazio a disposizione delle autovetture dei turisti. Inoltre credo che consentire la sosta a sole 19 auto piuttosto che allo 80 che vi sostavano prima (tale è la capienza del piazzale) può essere considerato come un risultato soddisfacente. E’ vero, Lei mi invia le foto che invece rappresentano una realtà completamente diversa. Ma questo è un problema che risolveremo con i controlli, le multe e la rimozione con i carri gru.

Continuiamo. Bus, minibus, auto private , taxi dovranno scaricare i turisti nella prima parte del piazzale, nei pressi della staccionata, e andare a parcheggiare negli stalli lungo la strada ed a quota 800. Potranno essere realizzati 6 stalli per i taxi come servizio pubblico di piazza dove questi sosteranno a rotazione nella parte del piazzale non pedonalizzata se vi sarà spazio sufficiente alle manovre dei bus. In quest’area non dovrà sostare nessuno in quanto dovrà essere sempre libera per consentire le manovre.Se il sistema funziona e funzionerà certamente grazie ai controlli ed alla gestione delle dinamiche che sarà assicurata dal Comune di Ercolano, ma si spera anche grazie alla disciplina ed al senso civico delle persone, credo che si sarà raggiunto un risultato accettabile in quanto il piazzale sarà riservato ai pedoni e la sosta avverrà negli stalli per auto e bus. Nessuno ha mai pensato di far girare i bus all’altezza dell’imbò. Sicuramente il Comune assicurerà la pulizia dei siti.

Per quanto riguarda le domande poste:

– nessun bando per le navette si potrà fare se prima non si effettua un’analisi puntuale e seria dei flussi, delle dinamiche, nonché di come si intenderà disciplinare definitivamente il sistema di mobilità per il gran cono. La guida è rappresentata dal Piano del Parco ma come ho già evidenziato sopra, occorrerà verificare in concreto la fattibilità di quanto enunciato nel piano. Le posso anticipare che chiederemo alle agenzie di viaggio dalla prossima stagione di salire su con minibus ecocompatibili e che un sistema di navette potrebbe ipotizzarsi per i turisti singoli ma difficilmente per i grossi numeri delle agenzie di viaggio;

-la scelta dell’ente parco per il piazzale già è stata fatta. Zona pedonale dove sistemare il fondo dello stesso garantendo un buona gestione anche del regime delle acque, allestire altre panchine e punti di relax e di osservazione magari anche con cannocchiali specifici; ovviamente tranne la parte iniziale dedicata alle manovre dei mezzi. Inoltre verifica delle fattibilità di allestire un piccolo manufatto da destinare a posto fisso di primo soccorso, bagni, posto fisso forestale e polizia locale. La barriera di accesso al traffico privato dipende dal sistema di mobilità che si deciderà di attuare, ma questo richiede, ripeto, uno studio serio di fattibilità .

In conclusione e mi scuso per la lunghezza del testo, posso dire che molte delle decisioni prese sono state anche il frutto delle riflessioni che con l’assessore Acampora del Comune di Ercolano e l’ing. Zumbolo del Corpo Forestale abbiamo maturato anche a seguito dei proficui incontri con i Cittadini per il parco e con le altre associazioni e stakeholders nel corso delle riunioni tenute al Comune di Ercolano prima dell’estate. Posso rassicuravi, inoltre, che da parte di tutti gli enti pubblici impegnati su quota 1000 vi è la volontà di affrontare le innumerevoli problematiche e di provare a risolverle o quanto meno di dare un contributo in tal senso. Avremmo anche potuto lasciare la situazione com’era e dedicarci ad altro, ma abbiamo voluto incominciare a porre rimedio alla vergognosa situazione stratificata da decenni. Ovviamente scene come quelle che lei ha immortalato nelle foto non si dovranno più ripetere e ci sarà tutto l’impegno per fare in modo che non si ripetano. Ma dateci il tempo di perfezionare il sistema, anche perchè è evidente che qualsiasi dispositivo richiede senso civico e controlli. Due elementi che spesso fatichiamo a trovare nella nostra cultura.

Resto a disposizione per ogni altra informazione oppure osservazione che vorrete dare.

buona serata.

 

dott. Gennaro Esposito

direttore Ente Parco

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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