“Con tutto il rispetto per quelli che si portano ora tra Gigi (D’Alessio, ndr) e Sal (Sal Da Vinci, ndr) ma Eduardo De Crescenzo è un talento naturale. L’erede di Pino Daniele. Le sue poche apparizioni sono una perdita per il pubblico. Perdiamo qualità ogni volta in cui Edoardo sta a casa e non è presente come vorrebbe. E’ un caposcuola. Con Pino Daniele se n’è andata un’icona.
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Napoli è afona, è rimasta senza voce, meno male che la sua opera è immortale. Non vedo altri sostituti all’orizzonte oltre De Crescenzo”. E ironizza sulla società odierna: “Renzi? Il pacco del Nazareno. Non ho fatto l’avvocato per il bene della collettività . Le rose dei ristoranti ? le prendono dal cimitero e i venditori di ombrelli portano male, fanno il tifo per la pioggia. I migliori se ne vanno e impoveriscono questo Paese, Balotelli a parte” . E esalta la famiglia di Fiorello: “sono tutti un talento naturale. In un mondo in cui le bottiglie di vino da tavola – dice sotto metafora – vengono spacciate per champagne di marca Rosario e Beppe Fiorello sono formidabili. Anche in politica c’è gente che qualche anno fa non avrebbe neppure avuto accesso alle stanze e che oggi è considerata importante: gente che vale 5 ma che oggi vale 9. Parliamo di vino asprigno da tavola. Questo paese rincorre miti ma si esagera. Rimpiangiamo l’ultimo ventennio qualcuno è stato liquidato troppo facilmente.Ma intanto ringraziamo gli americani e i giapponesi che ci consentono di vivere di turismo. Siamo così innamorati di Napoli che non badiamo ai difetti”.
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Francesca CicatelliÂ
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