Don Valerio LUCCA, nuovo Parroco dell’Annunziata. A gennaio la nomina.
SANTA MARIA LA FOSSA
di Peppino PASQUALINO
La comunità cristiana di Grazzanise, in particolare quella “fetta†di cittadinanza ricadente sulla parte territoriale diocesana della parrocchia Maria SS. Annunziata, per quasi trent’anni è stata guidata dal “religioso camaldolese†P. Francesco Monticelli che per raggiunti limiti di età , e motivi di salute, ha dovuto lasciare. Dopo un lungo periodo di amministrazione provvisoria, finalmente da fonti autorevoli diocesane giunge l’annuncio della nomina del nuovo parroco che reggerà , dal prossimo mese di gennaio, le sorti della Parrocchia.
    Un vento di gioventù sta per carezzare le anime dei fedeli “grazzanisaniâ€; ed è proprio così se si leggono i dati anagrafici del neo-Parroco: nato l’11 dicembre 1990.
Don Valerio Lucca, capuano di Sant’Angelo in Formis, decide di intraprendere gli studi nel settembre del 2009 in quell’autorevole Seminario Campano Interregionale di Posillipo. Ed è presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale – Sezione San Luigi – che consegue il Baccellierato in Sacra Teologia appena sei anni fa, nel 2014.
Sua Eccellenza Mons. Salvatore Visco, Arcivescovo di Capua, il 7 maggio del 2017 gli impone le mani ordinandolo presbitero e, subito dopo, vicario parrocchiale della Basilica Cattedrale, ovvero il Duomo della città di Capua, retta da don Giovanni Branco.
Il prossimo 10 di gennaio lo stesso Arcivescovo capuano celebrerà l’intronizzazione di don Valerio come nuovo parroco della parrocchia Maria SS. Annunziata di Grazzanise. Intanto don Valerio, grazie anche alla sua esuberanza giovanile, sta proseguendo i suoi studi in quanto laureando in Psicologia dello sviluppo presso la Pontificia Università Salesiana in Roma.
«Amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio». Con questa frase, tratta dalla Prima Lettera di San Giovanni apostolo, don Valerio Lucca traccia il solco della sua presenza, forgia la sua missione, imprime il suo sigillo all’esperienza in qualità di amministratore parrocchiale e pastore delle anime.
E si pone <in ascolto della volontà di Dio, invocando la Sua benedizione, certo dell’infinita grazia che elargisce su ciascuno di noi, sempre con la gratitudine per tutti i doni che Egli concede> – come lui stesso dichiara.