DON PATRICIELLO, NO ALLA SCOMPARSA DEL CORPO FORESTALE
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È un’assurdità voler eliminare il Corpo Forestale dello Stato per assorbirlo alle altre Forze di Polizia, afferma la Segreteria della Confederazione Cisas, che già nello scorso anno aveva provveduto a segnalare l’intendimento del Governo alla Opinione Pubblica, ma nessuno si è mosso.
L’argomento è ritornato nuovamente in campo grazie ora all’intervento di don Patriciello, il noto parroco che si batte da tempo per l’individuazione ed il controllo dei terreni avvelenati nella Regione Campania, specie nel napoletano e casertano.
Dopo la denuncia della Cisas dello scorso anno, nessuno si era più mosso, nemmeno quelli come Alemanno, molto attivo nei riguardi dei dipendenti della Forestale in occasione delle passate competizioni elettorali, allorquando era anche Ministro dell’Agricoltura e spesso presenzialista proprio nella Regione Campania.
Neanche i vari parlamentari della Regione si sono sinora mossi a favore del Corpo Forestale.
La Segreteria della Cisas ritiene che gli 8 mila dipendenti del Corpo Forestale, i quali hanno una sensibilità particolare ed una professionalità spiccata, non possono essere integrati in altri Corpi di Polizia, qualificati per ben altre attività .
La Confederazione Cisas si rivolge ai vari parlamentari ed alle Istituzioni della Regione affinchè possano affiancarsi alla Cisas ed a don Patriciello nel loro impegno contro lo scioglimento del Corpo Forestale dello Stato, essendo la sua presenza molto importante non solo per tutto il territorio nazionale ma anche per la martoriata Regione Campania e per tutta la Terra di Lavoro.   Â