DOMIZIANA, CORONAVIRUS, TURISMO IN CRISI
Caserta – Il focolaio del virus, scoperto per caso a Mondragone fra gli irregolari, che occupano da anni l’ex palazzo della Cirio, preoccupa vivamente la popolazione del più popoloso comune turistico del casertano.
I casi di emersione da coronavirus nella locale comunità bulgara creano problemi anche fra gli operatori balneari del litorale domiziano, che speravano – proprio nella stagione balneare – di poter recuperare i danni subiti.
La Segreteria della Cisas, nel prendere atto della gravissima situazione, che – in realtà –riguarda anche tutto il casertano oltre il litorale domiziano, ritiene che l’impegno dell’Asl e delle Autorità competenti nel contenere l’epidemia debba essere al massimo consentito.
Lo stesso Vescovo ed i Parroci della zona dovrebbero – secondo la Cisas – rivolgere i loro appelli non solo ai residenti italiani, ma anche alle migliaia di braccianti irregolari, che lavorano quasi sempre al nero, affinchè evitino di uscire dalla cosiddetta zona rossa e si sottopongano ai dovuti controlli sanitari, anche per evitare il dilagarsi del coronavirus in tutto il territorio regionale, come avvenuto in Lombardia.