Domenica delle Palme e della Passione del Signore
Domenica delle Palme e della Passione del Signore
Dio regna … dal legno di una croce
“Commento di don Franco Galeoneâ€
(francescogaleone@libero.it)
Il cuore del vangelo: il racconto della Passio
Comincia, con la domenica delle Palme, la Settimana Santa, la SetÂtimana Maggiore. Per i greci antichi, la palma (phoenix, come la fenice, l’uccello paradisiaco che muore e rinasce) era la pianta simbolo della divinità . Per i romani, la palma rappresentava la forza e il coraggio del vincitore: in molte epigrafi sepolcrali delle catacombe cristiane si trova la palma, intrecciata con il monogramma del Cristo, come emblema del coraggio e della vittoria spirituale. E nella cultura antica, la palma era sostituita spesso dall’ulivo: la colomba di Noè porta nel becco un rametto di ulivo. La pianta in cui fu intagliata, secondo la tradizione, la croce di Cristo, era un ulivo. E noi porteremo nelle nostre case l’ulivo benedetto per ricordare che la Settimana Santa riassume una straordinaria storia di sofferenze ed amore, di agonia e gloria. Il testo fondamentale di questa storia è il racconto del “Passioâ€. Il vangelo tutto non è altro che la narrazione della Passione con una estesa introduzione (M. Kahler). Quando rileggo il lungo racconto della Passione, il libro mi si cancella di mano. Mi ritrovo nella chiesa della mia infanzia, ove mi pare di riascoltare la lettura del Passio a varie voci (Cristo, lo storico, la folla). Qualche volta io stesso ho partecipato a quelle letture. Era e rimane una lettura terribile e stupenda. Una volta la fece il mio professore di italiano, che non sapevo fosse religioso (e forse non lo era). Da allora gli volli bene come un padre e lo vidi quasi intrecciato alla storia della salvezza. In nessuna letteratuÂra esiste sicuramente qualcosa che per densità , rapidità , drammaticiÂtà sia paragonabile al racconto della Passione. Quanto non devo alle emozioni di quel Passio, che si ripete ogni domenica delle Palme! Se ho mai scritto qualcosa di valido, il meglio l’ho imparato da quelle pagine di tradimento e di sangue. Non finiremo mai di ringraziare Dio per il dono del Passio, un poema lancinante e struggente, epico ed elegiaco, così divino ma anche così umano!