Descrizione di Carnufex, un coccodrillomorfo del Triassico

Di Vincenzo Tufano

Classificare Carnufex carolinensis come coccodrillo è improprio. In realtà era un rettile paracoccodrillomorfo, il livello più basale di Crocodylomorpha, molto più derivato dei più evoluti arcosauri rauisuchi, appartenente ai suchi e  vissuto nel Carnico, tra 230/231 milioni di anni fa in Nord America. Si trattava di un rettile di dimensioni molto modeste, circa 3 m di lunghezza  e raggiungeva il metro e mezzo di altezza in postura da bipede.  I resti rinvenuti nella Formazione Pekin e descritti nel 2015 da Lindsay Zanno e dai suoi collaboratori,  mostrano osteologicamente un mosaico di caratteri coccodrillomorfi, rauisuchidiani  e omoplastici dinosauriani, come la grande finestra antorbitale ( subtriangolare) tipica dei teropodi predatori.

Uno degli elementi divergenti rispetto ai coccodrilli moderni risiede nel fatto che era un bipede probabilmente occasionale. Altri resti  noti comprendono  l’omero, l’intero giugale sinistro,  osso angolare, arco neurale cervicale, elementi del cranio e alcune vertebre dorsali.  Le corone  mesiali e distali 

appaiono zifodonti ( seghettate) e la dentatura è molto più sviluppata in lunghezza nella  premascella,  il primo mascellare e nei  primi del dentario.  

               Fonte foto ( ResearchGate)

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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