Depuratore di Villa Literno-Comunicato Depuratori, è sciopero: scatta l’emergenza mare di fine estate
Â
Domani incroceranno le braccia i 330 addetti degli impianti di Cuma, Napoli Nord, Marcianise e Villa Literno, senza stipendio da giugno. In tale ipotesi, le coste del Litorale Domizio e delle Isole Flegree saranno invase da una marea incontrollata di liquami senza trattamento depurativo.
Domani sciopero nei depuratori, proprio quando tornano sole e caldo, proprio quando la gente tenterà di sfruttare al meglio quest’ultimo scampolo d’estate, passando qualche giorno sulle spiagge delle isole o del litorale domizio, già pesantemente e, ormai, strutturalmente inquinato. A incrociare le braccia per la mancata erogazione degli stipendi di luglio e agosto saranno gli operai degli impianti di Cuma, dislocato sul collettore fognario Napoli Ovest, insieme ai loro colleghi dei comparti omologhi di Napoli Nord ( Orta di Atella ), Marcianise e Villa Literno, ubicati lungo i Regi Lagni, l’ex canalone pluviale trasformato in una gigantesca cloaca a cielo aperto “grazie†a una scellerata cementificazione del letto e degli argini decisa dal corrotto e mafioso potere politico degli anni Ottanta.
Non che le cose siano molto cambiate al giorno d’oggi, però. E’ infatti tramontata da un pezzo l’illusione di vedere finalmente ristrutturate e potenziate queste strutture inefficienti, costruite trent’anni fa dal megacarrozzone della cassa per il Mezzogiorno. La Termomeccanica, società con sede in Liguria, subentrata, nel 2007, nella gestione per conto della Regione Campania, entro il 30 ottobre lascerà . O forse no. Pare infatti che l’azienda di servizi ambientali, che avrebbe dovuto migliorare al massimo la funzionalità dei depuratori ( fallendo in pieno ), tenga pronto un piano di rientro. Intanto, secondo autorevoli fonti interne, la Regione ha erogato circa cento milioni di euro nell’ultimo quinquennio che però sarebbero serviti soltanto a pagare gli stipendi e il “disturbo†dei privati.
Il tutto senza che sia stata migliorata effettivamente la depurazione delle acque di scolo e nel frattempo i sindacati fanno finta di niente . I depuratori dislocati sui Regi Lagni sono cinque. « Funzionano al venti, al massimo al trenta per cento delle loro possibilità ». L’anno scorso le forze dell’ordine hanno arrestato sei tra dirigenti e funzionari di questi impianti. Sono stati accusati di disastro ambientale per aver gettato in mare, secondo i magistrati, tonnellate di fanghi tossici che invece dovevano essere smaltiti nel ciclo integrato dei rifiuti.
Cosa dicono i sindacati:
 «Noi lo sciopero lo abbiamo proclamato per il 28, comunque non credo che i colleghi delle altre strutture metteranno a rischio l’ambiente lasciando andare i liquami in mare, sarebbe da irresponsabili», prevede Carlo Crimaldi, responsabile della Fiom del sito di Omomorto.
Fonte Internet
Â
La posizione di Officina Volturno e di Tommaso Morlando:
Una storia assurda di sprechi, corruzione e complicità camorristiche di ogni natura, che fa emergere un’ incapacità politica che, definire “criminaleâ€, è un eufemismo.
BASTA ! Che gli operai scioperino perché non percepiscono regolarmente gli stipendi è sacrosanto, ma non si può immaginare che gli stessi possano riversare a mare, per protesta, i fanghi e i liquami non trattati. NO!  Si tratterebbe di reato per disastro ambientale e andrebbe perseguito per legge, ma ad un ipostesi del genere, già drammaticamente capitata in passato, nemmeno vogliamo pensarci, confidando nel comune buon senso.
In un momento di crisi generale e di disoccupazione senza precedenti, anziché investire nella salvaguardia ambientale, si continua a “distruggereâ€.
Bisogna incentivare la risorsa mare che, per il Litorale Domizio, rappresenta una risorsa fondamentale.
Noi del Litorale, come cittadini e come politica sociale, siamo colpevoli del nostro silenzio…
Vittime delle nostre divisioni; schiavizzati da un sistema camorristico che ha tutto l’interesse che ci siano continue emergenze, visto che sulle stesse si ingrassano.
Le colpe vengono da lontano, ma nemmeno s’intravede una svolta e una nuova programmazione.
Entro il 30 giugno scorso ci doveva essere la nuova gestione regionale… Si profila un nuovo ed ennesimo commissariamento, anche se temporaneo…
Come al solito, solo grazie alla magistratura si è avuto il sequestro degli impianti con la successiva “garanzia” di un minimo di trattamento dei liquami che, per quanto minimo, ha reso per un certo periodo il nostro mare “balneabileâ€.
Negli ultimi giorni a mare galleggia di tutto e una puzza irrespirabile copre il territorio…
Noi come Centro studi Officina Volturno – Contro la camorra non molliamo, abbiamo alle spalle una storia di impegno e attività portata in tutte le sedi, ma denunciamo la mancanza di un unico soggetto (politico/associativo) che riesca a fare rete e ci riunisca tutti.
Noi ci siamo!
Tommaso Morlando
Officina Volturno-Contro la camorra non molliamo.
,