Davvero una notizia eccezionale dall’Europarlamento.

E’ sostanzialmente la conferma, ma RAFFORZATA anche come valore di indirizzo, della Risoluzione del 20/4 scorso sulla revisione dell’Environmental Action Programme.

La battaglia di Zero Waste Europe e dei suoi esponenti più importanti JMSimon e Rossano Ercolini che insieme a Paul Connett hanno più volte sollecitato i rappresentanti del Parlamento europeo ad esprimersi contro l’incenerimento dei rifiuti, contro le discariche “tal quale” e per il riciclo e recupero della materia e la responsabilità industriale comincia a fare breccia.

Fondamentale l’incontro a San sebastian tra i rappresentanti di Zero Waste Europe e i parlamentari  Pittella (vice Presidente del Parlamento europeo) e i deputati Merkies e Auken che hanno relazionato al Parlamento europeo la proposta “verso Rifiuti Zero entro il 2020”.

Il risultato è che il 24 maggio il Parlamento Europeo in seduta plenaria ha votato in favore di un’importantissima risoluzione che riafferma, tra l’altro, di portare il rifiuto residuo verso lo zero e terminare entro il 2020 l’incenerimento di ciò che può essere compostato, riciclato o recuperato.

(…) è importante che l’ UE inizi a chiarire che tipo di futuro si vuole  in modo che possiamo evidenziare la responsabilità dei politici  quando passano delle leggi che contraddicono le loro proprie risoluzioni. È un passo nella direzione giusta che dovremmo estendere ai nostri paesi:

  secondo questa risoluzione e secondo le verifiche della Commissione Europea e del Parlamento Europeo non ha alcun senso costruire un nuovo inceneritore in Europa !

 

Ci abbiamo sempre creduto. L’Europa prima di tutto !

Ora anche in Italia e in Campania non possono più definirci “utopici”!

Il testo completo della risoluzione:

http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+REPORT+A7-2012-0161+0+DOC+XML+V0//IT

 

Riporto un breve sommario dei punti che ritengo, a mio avviso,  più importanti:

Su RZ e inceneritori:

32.   invita la Commissione a razionalizzare l’acquisto in materia di rifiuti, tenendo conto della gerarchia dei rifiuti e della necessità di ridurre i rifiuti residui fino a raggiungere livelli prossimi allo zero; chiede pertanto alla Commissione di presentare proposte entro il 2014, allo scopo di introdurre gradualmente un divieto generale dello smaltimento in discarica a livello europeo e di abolire progressivamente, entro la fine di questo decennio, l’incenerimento dei rifiuti riciclabili e compostabili; ritiene che queste iniziative debbano essere accompagnate da idonee misure transitorie, tra cui l’ulteriore sviluppo di norme comuni basate sul concetto di ciclo di vita; invita la Commissione a rivedere gli obiettivi per il riciclaggio per il 2020 della direttiva quadro sui rifiuti; ritiene che un’imposta sullo smaltimento in discarica, già introdotta da alcuni Stati membri, potrebbe contribuire al raggiungimento di tali obiettivi;

 

Sulle Biomasse:

36.  esorta la Commissione a promuovere tale approccio a cascata anche nell’uso della biomassa, favorendo il riciclaggio e i prodotti a più alto valore aggiunto ed efficienti sotto il profilo delle risorse, quali i prodotti e i materiali industriali bioderivati, rispetto alle bioenergie;

Sul monitoraggio:

4. esorta la Commissione e gli Stati membri ad accordarsi, entro il 2013, sull’utilizzo di indicatori dell’attività economica chiari, solidi e misurabili, che tengano conto del cambiamento climatico, della biodiversità e dell’efficienza delle risorse alla luce del ciclo di vita, ad esempio sotto forma di un paniere contenente quattro indicatori relativi all’impiego delle risorse, ovvero l’impronta sulla terra, l’impronta idrica, l’impronta sui materiali e l’impronta di carbonio, e a utilizzare detti indicatori per iniziative legislative e obiettivi concreti di riduzione; sottolinea che questo processo deve essere trasparente e deve includere i principali soggetti interessati;

Sulla fiscalità:

2. esorta la Commissione e gli Stati membri a eliminare gli ostacoli a un mercato del riciclo e del riutilizzo funzionante e a stimolare tale mercato, incoraggiando la domanda e la disponibilità di materiali riciclati e sottoprodotti attraverso misure che dovrebbero includere il rapido perfezionamento di rigorosi criteri volti a definire quando un rifiuto cessa di essere tale e incentivi economici, quali aliquote IVA ridotte per i materiali secondari nei settori in cui si rileva un’insufficienza del mercato, o la promozione di tecnologie innovative per la raccolta e per la separazione, entro il 2013; in questo contesto, sottolinea l’urgente necessità di attuare pienamente l’intera legislazione esistente in materia di rifiuti, potenziandone l’applicazione e il controllo;

Sull’ecodesign:

5. invita la Commissione a proporre un ampliamento del campo di applicazione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile ai prodotti non legati all’energia e a presentare requisiti di progettazione ecocompatibile supplementari sull’efficienza globale nell’impiego delle risorse e sulle prestazioni dei prodotti, inclusi il contenuto riciclato, la durata, la riciclabilità, la riparabilità e la riutilizzabilità, al fine di migliorare il loro impatto ambientale e promuovere i mercati del riciclaggio; sottolinea che le proposte di questo genere devono basarsi su valutazioni d’impatto esaurienti e devono essere coerenti con altri regolamenti pertinenti;

Il giudizio di ZWEurope!

 The European Parliament votes in favour of almost Zero Waste for 2020! 

 

Today -24th May 2012- the European Parliament (EP) passed a resolution on a Resource Efficient Europe which, if implemented, could put the EU on the road for Zero Waste for 2020.

In this resolution the EP joins the European Commission in expressing the need to bring residual waste close to zero and consequently calls on the European Commission to make proposals by 2014 with a view to gradually introducing a ban on landfill in Europe and for the phasing-out by 2020 of incineration of recyclable and compostable waste (point 33)

As you can see in the graph on the left, currently 80% of the municipal solid waste in Europe is recyclable or compostable and if the ecodesign directive is boosted in the way the EP asks for in point 5, it is likely that non-recyclable, non-compostable products by 2020 will be less than 5% of total MSW. Hence, this practically means the end of waste disposal in Europe.

It also urges the European Commission to agree by 2013 on clear, robust and measurable indicators for economic activity that can take account of climate change, biodiversity and resource efficiency from a life-cycle perspective. (point 2)

This resolution paves the way for radical changes in how waste is managed in Europe but let’s not forget that no legal binding measures have been taken yet. Currently:

implementation of EU waste legislation is rather poor in most member states,

– the market incentives and subsidies in Europe go to finance incineration and not prevention or recycling,

energy generation has priority before energy saving (i.e. if you burn paper you get subsidy for renewable energy if you recycle it there is no prime or subsidy),

it is not compulsory to separately collect biowaste or even guarantee the quality of the compost…

So, institutionally now we have all the declarations of intentions on the side of Zero Waste, time to make the EU waste legislation fit for the challenge!

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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