Dal 4 all’8 Settembre 2014 al Borgo di Puccianiello, Caserta

Festival degli Antichi Casali  – II edizione

QUIMBARA GROUP

QUIMBARA GROUP

 

Lunedì 8 “Musica e Canto Popolare” nella serata conclusiva del Festival.

Lunedì 8  vede il gran finale della  II edizione del Festival degli Antichi Casali, che si tiene  a Puccianiello di Caserta con la direzione artistica di Emilio Di Donato, con l’ultima, ricca giornata di eventi.

Già dalla mattina nella Chiesa di S. Andrea Apostolo, ore 11, si terrà la tradizionale solenne messa cantata con musicisti e cantanti del San Carlo diretti dal M° Michele Sacco. Segnaliamo che il M° Sacco è autore di “Visiones”, Oratorio per coro, voci bianche, soprano e grande orchestra  la cui prima assoluta sarà il 20 settembre 2014 presso la Cattedrale Rheingau, a Geisenheim, in Germania. In serata dalle 20.30 è tutto un susseguirsi di prestigiose formazioni di musica etnica, dalla Aurunca Folk Band al gruppo di sole percussioni dei Quimbara, dal Gruppo popolare degli Arianova, ben conosciuti per le loro collaborazioni con Eugenio Bennato e con l’Orchestra Popolare Campana, alla grande tammurriata finale condotta dalle voci di Loredana Carannante e Barbara Radi. Un serata che si promette bella da ascoltare e da ballare. Nei vicoli la figura di “Peppino il Cantastorie” narrerà a grandi e piccini le gesta del Guarracino, le avventure di Cristino e Procopio, e la storia di Alfredo e il secchio. Anche la serata di Lunedì prevede animazioni nei portoni, giocolieri e sputafuoco, canti dal balcone, la mostra di Pop Art di Giuseppe Vaccaro, la mostra “’O stipo d’a nonna” , lo stand di Formazione Solidale e di Caserta Musica, lo stand di Tamburi a Cornice di MusiQua,  e non ultimi i tradizionali stand gastronomici della  “Sagra del Saucicciello”.

Il Sindaco di Caserta, nel presentare in conferenza stampa il Festival, ha affermato “Il Festival degli Antichi Casali è un primo passo per organizzare una programmazione di spettacoli che possa coinvolgere anche le altre numerose frazioni di Caserta. Questi sono gli eventi che vuole la gente, diversi dall’occasione di “grido”. Questo festival è qualcosa di originale da riproporre anche in altre aree storiche della città. Vogliamo cuore e affetto per il territorio, oltre naturalmente alla professionalità, e qui ne ho visto davvero i risultati. E ringrazio gli organizzatori che, come anche l’anno scorso, non hanno chiesto nulla al Comune”. Ed infatti, secondo le parole del direttore artistico Emilio Di Donato “l’intero festival ha costi molto contenuti , ma soprattutto perché è fatto dal 90 per cento di entusiasmo e dal 10 per cento di budget”.

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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