Dopo l’orrendo attacco all’ospedale di Mariupol, la situazione dei 6,5 milioni di minori rimasti nel paese è al limite. Ieri è arrivato l’allarme di Save the children, che calcola in oltre 1 milione i bambini fuggiti nei Paesi limitrofi. Altri 6,5 milioni sono ancora nelle città ucraine, cercando riparo in rifugi sotterranei, accompagnati costantemente dalla paura e rischiando ogni istante la propria vita. Questo è il volto più drammatico di questa guerra.I bombardamenti continuano a intensificarsi, cibo, acqua pulita e medicine nel paese scarseggiano e potrebbero essere presto inaccessibili per molti bambini e le loro famiglie. Per queste ragioni noi crediamo che sia INDISPENSABILE PERSEGUIRE LA STRADA DELLA DIPLOMAZIA per porre fine alle ostilità , FAR CESSARE LE ARMI e soprattutto GARANTIRE CORRIDOI UMANITARI per salvare quante più vite possibili.Faccio mie le parole del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano che, ieri, ha lanciato un messaggio conciso ma molto efficace e incisivo: “bisogna fermare la guerra, c’è sempre una soluzione”.La guerra sta mostrano un volto sempre più crudele, come dimostra il bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol. E’ vero, “una soluzione c’è sempre se c’è la buona volontà delle parti di arrivare al traguardo della pace!” Come sappiamo, purtroppo, il conflitto ha anche un impatto indiretto, a livello economico, sul nostro Paese e che riguarda concretamente cittadini, famiglie e imprese.In questa settimana ho posto con forza all’attenzione del Governo la questione importantissima del CARO-ENERGIA e soprattutto del CARO-CARBURANTI.L’esplosione dei prezzi energetici e, di riflesso, i rincari di prima necessità e generi alimentari stanno impattando terribilmente sulla vita degli italiani.La guerra, purtroppo, è anche commerciale. Ecco perché io credo che l’Europa debba, oggi più che mai, rispondere in maniera unita e coesa: serve un RECOVERY DI GUERRA per fronteggiare una crisi economica e sociale che rischia, dopo la pandemia, di aggravarsi anche a causa del conflitto in Ucraina su tutti i Paesi del Vecchio Continente.Ci sono troppe imprese che stanno fermando la produzione a causa dei rincari di materie prime ed energia. Ci sono troppe famiglie che non riusciranno a pagare le bollette del riscaldamento a causa degli aumenti sproporzionati e insostenibili!Siamo di fronte ad un’emergenza che richiede una RISPOSTA RAPIDA ED EFFICACE da parte delle istituzioni anche a livello europeo. Sul caro-carburanti ECCO LA MIA RICHIESTA AL GOVERNO. Prevedere nella delega fiscale LA SOSPENSIONE, ALMENO A LIVELLO TEMPORANEO, DELL’ACCISETAGLIO DELL’IVA SUL GASSostenere e aiutare cittadini famiglie e impreseHo portato la questione all’attenzione del Governo con un’interrogazione parlamentare indirizzata al presidente del Consiglio Draghi e al ministro dell’Economia, Daniele FrancoLEGGI L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL GOVERNO |