COPPIA DI RAPINATORI NAPOLETANI IN TRASFERTA ARRESTATI DALLA SQUADRA MOBILE DI LATINA

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di Daniele Palazzo
Il 21 novembre scorso, avevano perpretrato un rapina ai
danni di un automobilista in transito sulla strada a scorrimento veloce che collega la zona di Latina Scalo ai vari punti della stessa cittadina laziale. Si tratta del trentasettenne Domenico D’Alterio, di Mugnano di Napoli, e della
trentunenne Laura Lebro, di Napoli città. La coppia di malviventi partenopea è stata raggiunta da un ordine di carcerazione emesso dal GIP del Tribunale di Latina, prontamente eseguito da una pattuglia di Agenti della Squadra Mobile di Latina, che, d’intesa con la Questura, avevano dato corso ad una serie di indagini, rilievi ed accertamenti su quanto ascritto a D’Alterio e a Lebro, vedendo coronati da pieno successo i loro sforzi. Singolare ed efficace la tecnica posta in essere dal tandem di furfanti targati Napoli. La donna, a mo’ di consumata attrice, assumeva un attegiamento contrito ed afflitto, fingendo di essere stata picchiata ed abbandonata dal fidanzato dopo un violento litigio. Le risultava facile. in questo modo, carpire la fiducia degli ignari automobilisti ai quali, tra finte lacrime e posticci lamenti, chiedeva di farla salire in macchina e di essere accompagnata a casa. Una volta a bordo, indirizzava il suo accompagnatore verso il punto pattuito con il suo complice. A questo punto, il tranello si manifestava in tutta crudezza ed evidenza. Entrava in azione Domenico D’Alterio, che, armato di pistola e con metodi che non conciliavano niente di buono, aggrediva il malcapitato di turno, rapinandolo di cellulare, portafogli ed autovettura. E’ quanto, secondo le accuse degli inquirenti, sarebbe accaduto anche il 21 novembre del 2009. Va detto, però, che a carIco dei due si registra anche la circostanza, per loro chIacciante, che, all’atto delle opeazioni ri riconoscimento deiloro aguzzini, le vittime delle loro scorribande criminali in terra pontina non hanno avuto dcubbi nell’indicarli quali autori delle rapine delle quali, ora, sono chiamati rispondere. D’Alterio è sato rinchiuso nel carcere di Latina. agli arresti domiciliari, invece, la Lebro, che, si era presentata in Commissariato con a seguito la figlioletta Maria, di meno di un anno. Questa l’essenza nuda e cruda della vicenda che, ahiloro, coinvolge i due cittadini partenopei, che, dopo aver speso la parte migliore delle loro giovani vite a rincorrere falsi idoli, sogni illiusori ed imgennevoli visioni del mondo e di quanto ci circonda, si riitrovano, ora, a fare i conti con la miseria e le rovine su cui hanno fondato tutta la loro esistenza. Ben poca cosa, come si può v edere

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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