CONFESERCENTI CAMPANIA, SANCITO UN PATTO CON I PARLAMENTARI CAMPANI PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA: “RIDUZIONE DELLE TASSE E SOSTEGNI CERTI SU CARO ENERGIA PER LE NOSTRE IMPRESE. NON SIAMO PRONTI PER L’AUTONOMIA REGIONALEâ€
Aperta una collaborazione tra Confesercenti Campania e i deputati e senatori campani appena eletti (di tutte i partiti). Il Presidente Vincenzo Schiavo: “Dobbiamo rianimare l’economia e scongiurare la chiusura delle aziende: urgono risposte certe, bonus e investimenti: il turismo, che è il nostro petrolio, va sostenuto da servizi, trasporti e infrastrutture. Il caro energia mette in ginocchio le nostre attività . L’Italia viaggia a due velocità perchè da oltre 20 anni i finanziamenti vanno quasi tutti al Nord: sì alle autonomia solo quando si giocherà questa partita con regole uguali per tutte le regioni”.
Si è tenuto stamane, nella sala conferenze del Gold Tower Hotel di Napoli, un importante incontro/confronto tra Confesercenti Campania e i deputati e senatori campani appena eletti, di tutti i partiti, di maggioranza e opposizione. Sancito un patto per il rilancio della Campania e del Sud, basato sulla collaborazione tra le parti in causa. Il tema centrale è stato il futuro delle imprese e delle attività commerciali della nostra regione. Oltre a Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Campania e vice presidente Nazionale con delega al Mezzogiorno, e ai presidenti e dirigenti provinciali di Confesercenti, erano presenti all’incontro l’on. Michele Schiano di Visconti e l’ on. Marco Cerreto (Fratelli d’Italia), il sen. Luigi Nave e l’on. Michele Gubitosa (Movimento 5 Stelle), l’on. Tullio Ferrante (Forza Italia), il sen. Gianluca Cantalamessa (Lega), l’on. Francesco Emilio Borrelli (Misto Alleanza Verdi), l’on. Ettore Rosato e l’on. Antonio D’Alessio (Azione Italia Viva), l’on. Marco Sarracino, l’on. Piero De Luca e l’on. Valeria Valente (Pd). Da un lato Confesercenti Campania ha formulato alcune proposte indispensabili, toccando vari punti, per le categorie economiche della ristorazione, del commercio, del turismo e dei servizi, a rischio polverizzazione per l’impossibilità di far fronte ai pagamenti del caro energia e per altri aumenti. Dall’altro è stato chiesto ai politici presenti un impegno preciso e concreto, che gli intervenuti hanno assunto. I temi affrontati hanno riguardato il rilancio dei consumi, vero punto debole dell’economia italiana, il caro energia, punto focale per non condannare le aziende, le tasse, nodo che pesa sul rilancio dell’economia, il caro assicurazione, lo sfruttamento per il Sud del PNRR e le battaglie per ridurre la burocrazia e per combattere evasione fiscale e abusivismo, con un’attenzione anche al tema delle autonomie regionali.Il presidente di Confesercenti Campania (e vicepresidente Nazionale con delega al Mezzogiorno) Vincenzo Schiavo ha commentato con estrema positività l’esito dell’incontro. «E’ stato sancito un patto d’onore tra noi di Confesercenti Campania e i politici intervenuti, in cui ci sarà piena sinergia e fattiva collaborazione: noi saremo al loro fianco e in modo trasversale, con la maggioranza e con l’opposizione, per offrire le informazioni e le esperienze sul campo che abbiamo e per metterli condizione di difendere la Campania, in modo che possa essere da traino per il Mezzogiorno, hub del Mediterraneo verso Asia e Africa, e quindi per l’Italia. Ringrazio coloro che sono intervenuti: hanno dimostrato coraggio, sensibilità e intelligenza ad accettare il nostro invito. Siamo felici di poter dire che abbiamo rappresentanti in Parlamento seri e attivi e noi di Confesercenti ne usciamo più forti dall’idea di avere politici, di maggioranza e opposizione, che possono fare la differenza e ridare dignità alla nostra regione, insieme alle nostre eccellenze imprenditoriali. Il patto sancito oggi non sarà tradito per il bene della nostra economia».
Il presidente Schiavo ha poi messo in evidenza le problematiche più stringenti. «Prima di esporci sulla Finanziaria dobbiamo avere certezze che arrivino bonus concreti per abbattere il caro energia che paralizza le nostre imprese. Diversamente le aziende, che non hanno questi soldi in cassa, rischiano di chiudere. Urgono tempi certi su tante questioni: non possiamo aspettare tra i 3 e i 7 anni per realizzare infrastrutture, dragare un porto o realizzare una bretella autostradale. C’è bisogno di risposte concrete, tagliare la burocrazia, porre un limite italiano alle assicurazioni. Non è possibile che nel Mezzogiorno si paghi il 400% in più del Nord, c’è distanza abissale tra Campania e Lombardia. Dobbiamo avere sostegno certo sul turismo, che è il nostro petrolio. Chi investe nel mondo del turismo deve avere la certezza di poter operare in un’economia sana e con servizi efficienti da offrire ai turisti. Tutta la nostra regione deve essere ospitale e per centrare questo obiettivo è necessario che sia dotata di infrastrutture e trasporti adeguati: sono garanzie che Governo e Regione devono blindare. Il tema delle autonomie? Non siamo pronti, perchè è una partita che va giocata solo quando le regole saranno uguali per tutti. L’Italia – ha concluso – corre a due velocità anche perchè da 20 anni e più al Nord arrivano molti più finanziamenti che al Sud, dove ci sono il 10% di infrastrutture che esistono al Settentrione».LE PROPOSTE. Nell’incontro il presidente Vincenzo Schiavo ha spiegato le varie proposte di Confesercenti Campania. In breve: 1. riportare i consumi a livello prepandemico permette di recuperare 2,3 punti di PIL; 2. restituire il potere d’acquisto alle famiglie, agendo sul cuneo fiscale e prevedendo la detassazione e decontribuzione sugli aumenti stabiliti dai rinnovi contrattuali, ma anche detassando, anche solo per alcune fasce di reddito, la tredicesima mensilità per dipendenti e pensionati. 3. D’accordo con la rateizzazione per i pagamenti dei consumi energetici ma sarebbe utile prevedere anche un contributo in conto interessi per le imprese che chiedono un finanziamento per far fronte al caro-energia. 4. Sulle imprese peserà in maniera consistente l’aumento dei tassi di interesse e per questo è necessario prevedere il ripristino delle moratorie previste dai decreti Covid. Indispensabile anche permettere la ripatrimonializzazione dei Confidi. 5. Urgono interventi urgenti sul caro assicurazione. 6. Abbattere la burocrazia per le imprese del Sud. 7. Combattere l’evasione fiscale e contributiva.LA RELAZIONE. Nella relazione di apertura Vincenzo Schiavo ha messo a fuoco come il turismo sia stato, appunto, uno dei settori trainanti per la nostra economia, di fatti rappresenta per la Campania uno dei maggiori punti di forza per il sostegno dell’economia locale. I dati del 2022 sono entusiasmanti con picchi anche del 90% di occupazione per le strutture ricettive. La città trainante è Napoli che, nei weekend primaverili e durante tutto il periodo estivo, ha superato Roma e Firenze per occupazione media delle camere con una media del 91% e picchi del 98%. Per queste ragioni il settore va ora sostenuto in maniera più decisa, anche con interventi maggiori sul sistema delle infrastrutture.Sulle imprese, oltre al caro energia e all’aumento dei prezzi delle materie prime, peserà l’aumento dei tassi di interesse. La stretta monetaria inizia a mordere sulle imprese, con tassi dei prestiti che il prossimo anno sarà più che doppio rispetto al 2022 (dall’1,5 al 3,5% in media). L’aumento dei tassi di interesse si tradurrà inevitabilmente in nuovi oneri per molte imprese, che potrebbero trovarsi a pagare sui prestiti esistenti fino a 9 miliardi di euro in più nei prossimi dodici mesi. Il credito alle imprese copre un ruolo fondamentale anche per l’export che rappresenta da sempre uno dei punti di forza del Made in Italy e della Campania, che nel 2022, totalizza un +23.6% rispetto allo stesso periodo del 2021. Per contrastare il caro energia realizzare il disaccoppiamento fra prezzi del gas naturale e prezzi dell’elettricità , incorporando nelle bollette il minor costo di produzione delle fonti rinnovabili. Dare inoltre certezza all’azione di rimodulazione delle accise e degli oneri di sistema, programmando per tempo il ritorno alla normalità . La rateizzazione per i pagamenti dei consumi energetici è positiva, sarebbe utile però prevedere anche un contributo in conto interessi per le imprese che chiedono un finanziamento per far fronte al caro-energia.