Confcommercio e Fipe in piazza per dire ‘no’ alle chiusure anticipate

COMUNICATO STAMPA

 Confcommercio e Fipe in piazza per dire ‘no’ alle chiusure anticipate

Lucio Sindaco: ‘Subito l’istituzione di un tavolo permanente di crisi’

 

Ristoratori e pubblici esercizi, dopo la perdita di fatturato ora si rischia il collasso

Chiedono di modificare l’ordinanza che limita le attività di somministrazione e vendita

Sì ai controlli, no alle restrizioni, questo lo slogan che ha accompagnato il sit-in di protesta tenuto questa mattina a Napoli da centinaia di ristoratori e titolari di pubblici esercizi, provenienti da tutta la regione, che hanno aderito alla manifestazione indetta da Confcommercio Campania e dalla Fipe. Presente anche una delegazione casertana guidata dal presidente provinciale di Confcommercio, Lucio Sindaco, e dal presidente provinciale della Fipe, Giuseppe Russo. A innescare la protesta la decisione, assunta dal presidente Vincenzo De Luca con l’ordinanza numero 77 del 5 ottobre scorso, di anticipare l’orario di chiusura dei locali e adottare misure ancora più rigide nelle attività di somministrazione, di asporto e di vendita con l’obiettivo di arginare i contagi e scongiurare gli assembramenti. ‘Questa mattina nel corso di un incontro con l’assessore regionale alle attività produttive, Antonio Marchiello – spiega il presidente Sindaco – abbiamo esposto i disagi e gli effetti drammatici che una simile ordinanza rischia di produrre su migliaia di imprese. Nello specifico si tratta di attività già duramente colpite durante il lockdown, che hanno dovuto fare i conti con un crollo drammatico del fatturato e che potrebbero non sopravvivere con l’entrata in vigore degli ultimi provvedimenti. Comprendiamo le difficoltà legate all’emergenza sanitaria e all’incremento dei contagi ma non è penalizzando i pubblici esercizi e i locali che rispettano tutte le misure anti-Covid che si potrà porre un freno al virus. Anzi il rischio è quello di far aumentare il numero delle persone in strada e, in assenza di controlli, anche gli assembramenti. Ciò che chiediamo è l’istituzione di un tavolo permanente di crisi che consenta di avviare un confronto serrato e soprattutto che dia ascolto alle istanze della categoria perché non è in alcun modo accettabile che vengano assunte iniziative così impattanti per il settore senza una concertazione con gli addetti ai lavori e i rappresentanti di categoria. Ci appelliamo pertanto al senso di responsabilità delle istituzioni e chiediamo di essere convocati al più presto dal presidente De Luca per individuare le possibili soluzioni da adottare per contrastare l’epidemia senza ostacolare l’attività delle imprese’.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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