CON IL MUSICAL GREASE, LE CLASSI QUINTE DELLA “UGO FOSCOLO” DI CANCELLO ED ARNONE SALUTANO LA SCUOLA. BRAVISSIMI GLI ALUNNI E GLI INSEGNANTI.

di Maddalena della Valle

L’adattamento di questo lavoro sui giovanissimi allievi non era facile, ma i risultati sono stati eccellenti.
Grease è uno di quei film il cui ricordo ti accompagna per sempre, ritrovandovi ad ogni visione la stessa freschezza e gioiosa spontaneità proprie del debutto sugli schermi, 33 anni fa, grazie alla sua coinvolgente dinamicità e fascinazione.
Visualizzazione estremamente tipizzata di un’epoca, gonne a campana, giubbotti di pelle, drive in e locali dai colori sgargianti, sgasanti hot-road pronte a mordere l’asfalto, bande rivali, contrapposizione maschi-femmine, aule scolastiche e palestre, ballo di fine anno tra lenti e rock and roll.
Un felice accordo tra musica ed immagine raggiunge, in una costruzione in crescendo, l’apice virtuosistico nel trascinante finale sulle note di We Go Toghether, esuberante inno alla gioia di vivere e allo stare insieme, facendoci, ancora una volta, illudere che l’età giovanile dei nostri primi amori e del nostro timido affacciarci alla vita si sia cristallizzata in un determinato ed estremamente personalizzato periodo. “Scorri piano, sabbia del tempo”…
Grease non è solo un film è una vera e propria icona, rappresentativa di un modo di vivere, ormai socialmente superato, ma sempre di forte impatto. I pantaloni a vita alta e dai colori sgargianti, i foulard infiocchettati attorno al collo, i capelli cotonati o stretti in boccolose code e le volteggianti gonne a ruota, seppur tipiche della storia del costume degli anni Cinquanta, sono stati trasformati in simboli distintivi di un’ideologia.
Per non parlare della colonna sonora, rimasta per molte settimane in testa alle classifiche di molti paesi e ancora oggi parte integrante della formazione musicale di artisti. [Maddalena Della Valle]