COMUNICATO CISAS SUL DISSERVIZIO POSTALE
Caserta – 31 Gennaio – Disservizio Postale – Ormai è divenuto un autentico scandalo, in tutta la provincia di Caserta, la mancata consegna della Corrispondenza, che sta arrecando danni enormi ai cittadini costretti a pagare sanzioni e penalità per ritardato pagamento di bollette Luce, Gas, Telefono, oltre le altre riguardanti Ici, Imu, Tarsu, dovute al solito ritardo postale.
Ogni giorno, gli Organi di stampa pubblicano lamentele di sindaci e di cittadini di tutta la provincia, stanchi di attendere le bollette e pagare di più per colpa delle Poste.
Vi sono tonnellate di materiale postale che non viene più distribuito, solo raramente ed in ritardo vengono consegnate le bollette di pagamento.
In passato, più volte, la Confederazione Cisas si è interessata della questione, ma – nonostante vari impegni – nulla è cambiato. Anzi è peggiorato perché le Poste stanno ormai abbandonando un servizio essenziale, vitale ed importante per tutta la nazione.
A piangere ora non sono solo i residenti delle zone decentrate ma anche quelli dei centri super abitati. A Caserta capoluogo, per esempio, la posta viene consegnata di norma massimo due volte al mese. Ora, è trascorso inutilmente più di un mese.
Allo Sportello del Cittadino – Cisas sono giunte lamentele e segnalazioni da parte di residenti nel territorio provinciale. Più volte, ha anche telefonato, da Caiazzo, un invalido Giovanni D’Andrea, che ha segnalato anche casi dei vicini Comuni di Ruviano, Castel Campagnano, Piana di Caiazzo, Pontelatone, Dragoni ecc.
La Segreteria della Cisas, stando al piano esposto dal Presidente delle Poste allorquando vi furono gli aumenti postali, ricorda che la corrispondenza sarebbe dovuta essere consegnata più celermente rispetto al passato. Il prelievo dalle cassette postali sarebbe dovuto avvenire una sola volta al giorno. Tutto questo però non è mai avvenuto sinora, anzi la situazione si è aggravata. Vi sarebbero tonnellate di posta in giacenza nonostante che ormai la riduzione di corrispondenza è notevole. Infatti, i cittadini – da tempo – utilizzano internet, cellulari e fax, invece di scrivere o fare telegrammi come una volta, cosa che avrebbe dovuto alleggerire di molto il lavoro delle Poste e far funzionare meglio, non peggiorare.
La Segreteria della Cisas, ancora una volta, chiede alla Presidenza delle Poste ed ai vari Direttori regionali, di dare un servizio adeguato e civile, come avviene in tutti gli altri paesi,  invece di scaricare ogni colpa solo sui postini, tra l’altro insufficienti di numero.