Commento per un giusto momento di riflessione
A Cancello ed Arnone
Sarebbe opportuno iniziare a pensare che il periodo di odi feroci, che ha imperversato per anni nel nostro paese, possa essere giunto alla fine. Ki ha la responsabilità di fare politika, e quindi ergendosi a leader, sopporta il peso di cert’une responsabilità , ha il dovere morale e istituzionale, oltre ke politico, di stabilire una condotta morale, anzi imporla a chi, invece, considera non un avversario politko ma un nemiko da distruggere. Bhè, se quest’atteggiamento può avere una qualke valenza o giustificazione a livello umano, in ambito politiko rappresenta la debolezza di ki lo esterna. E’ giunto il momento che ognuno faccia le proprie considerazioni e che s’inizi a distinguere, realmente, la propria figura personale, fra ciò ke si è, e ciò ke si dimostra di essere. La nostra comunità è stanca di questa guerra, giustificabile, casomai, sotto il profilo umano, ma stupidissima in ambito politiko e direi, mi si consenta, insignificante per la gente e ke purtroppo, porta solo lutti e macerie. E’ visibile a tutti l’enorme squallore che stiamo vivendo. E’ ora di finirla con questo stupido gioko al massacro. La gente è stanka.
Ki ha delle responsabilità cosi elevate, deve esserne all’altezza. Sono responsabilità ke gli sono state delegate dal popolo e se non si ha piena coscienza di questo signifika ke o siamo noi ad aver sbagliato, o siete voi che non siete all’altezza di tale kompito. La legalità o l’illegalità esulano da qualsiasi confronto, appartengono a canoni morali a cui ognuno deve risponderne davanti all’autorità giudiziaria, quello cui mi riferisco, è ben altro.
Ke arrivi l’ora dei portatori di pace, della kolomba col ramoscello d’olivo, ke gli estremisti, poki grazie a Dio, siano messi nel loro naturale sgabuzzino sociale. Ki ha alto il senso della politika deve darsi da fare. Ke s’impongano altri livelli di confronto, ke ci si sieda attorno ad un tavolo mettendo al centro della discussione degli obiettivi programmatici, seri reali, che già ci sono stati nel passato ma ke evidentemente per percorsi ignoti ai più, traditi da qualkuno o da ambo, le parti. Si deve costringere chi ha il dovere di farlo, perkè rappresenta il nostro paese e la nostra gente, a ragionare a livelli più alti. Ke si volga lo sguardo oltre i propri orizzonti, i propri limiti umani, in un tempo non molto lontano ci siamo quasi riusciti, ke ritorni quel tempo.
Ke si smetta di considerare Cancello Arnone un mero campo di battaglia, qui c’è gente ke fra mille difficoltà ha il diritto a vivere tranquillamente. In politika non esistono litigi personali ma obiettivi diversi, ke può nel tempo ritornare a essere unico. Rikordo sorridendo, quando Berlusconi, dopo la sfiducia del suo primo governo, esternare ke mai più si sarebbe seduto allo stesso tavolo con il leader leghista e ke Fini era il suo naturale e fedele alleato, mai parole si rivelarono così non vere. La politika è congiuntura di programmi, è sedersi fra persone civili, è discutere del futuro, ammettendo anke i propri errori. Ammettere i propri errori denota serietà , responsabilità . Ke si scenda dai salotti romani, napoletani o kasertani, abbiate il koraggio di fare gli interessi del vostro paese. Lo dice ki è convinto ke ambedue ne siete kapaci.
La gente è stanca, la gente vuole ke cancello Arnone ritorni a essere quell’oasi di tranquillità ke sempre è stata, a differenza dell’ambiente sociale ke ci circonda. Avete un alto kompito, smettetela di odiarvi, e siatene degni.
Ringrazio il Signor Mattia Branco x lo spazio gentilmente concesso.