CNEL, COSA FARNE ?

DE FLORIO MARIO, SEGRETARIO GENERALE REGIONALE DELLA CAMPANIA DELLA CISAS

 

La polemica sulla mancata riunione degli Stati Generali dell’Economia non si sarebbe verificata se il CNEL (Consiglio Nazionale dell’ Economia e del Lavoro), Organo Costituzionale dello Stato, avesse svolto la sua funzione consultiva del Governo e del Parlamento, cioè quella di fornire le indicazioni in materia economica e sociale, di cui è competente per legge.

Il Presidente del CNEL, Tiziano Treu – nominato in extremis a fine legislatura dal governo Gentiloni – in un’intervista ha personalmente anticipato un suo personale consenso alla proposta di Confindustria sulla Cassa Integrazione, cosa che non avrebbe dovuto fare, quale Presidente di un Organo Collegiale di cui – tra l’altro – fanno parte anche i rappresentanti di Confindustria. I presidenti di organi collegiali, di norma, non preannunciano pubblicamente propri convincimenti senza prima sentire l’Organo collegiale.

Pur essendo anche io convinto che l’attuale normativa sulla Cassa Integrazione vada riformata, ritengo che il Presidente Treu abbia errato, nonostante la sua lunga esperienza per essere stato più volte Ministro (anche del Lavoro) nonchè anche componente CNEL.

Treu, dopo militanza politica con Dini, Prodi, D’Alema e Gentiloni, ebbe a danneggiare col famoso Pacchetto Treu  il lavoro subordinato dando così inizio al lavoro in affitto con le famose Agenzie private di manodopera, che assumevano e licenziavano i lavoratori a loro compiacimento. Da allora, il Caporalato è cresciuto sempre di più, prima a danno dei lavoratori italiani, in seguito di quelli di colore.

Treu non ha compreso – proprio in questo momento – il grande ruolo del CNEL, Organismo di Stato, dando di fatto ragione a chi lo ritiene inutile e da eliminare. Ha dato un’altra picconata al CNEL non avendo formulato – pur dovendo per legge – alcuna proposta che poteva e doveva fornire al Governo ed al Parlamento.

I precedenti presidenti del CNEL, come Ruini, Campilli, Storti, De Rita, Larizza e Marzano, non si sarebbero fatti scappare questa grande occasione per rivalutare il CNEL. Avrebbero certamente fornito, per competenza, al Governo il proprio pensiero senza di fatto costringerlo – causa la propria carenza – a convocare i cosiddetti Stati Generali dell’Economia, in effetti già esistenti per legge dal 1958 col Presidente Ruini.

Sarebbe opportuno ora che il Presidente del Consiglio sentisse – su propria iniziativa – cosa ne pensa in materia il CNEL, che – invece di formulare doverosamente, per legge, una sua proposta – ha preferito continuare nel silenzio assoluto, dovuto al Pensionamento per Vecchiaia Politica di Treu.

                                                           Mario De Florio – Segreteria Regionale Cisas

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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