Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con Lui.
II Settimana del Tempo Ordinario
+ VANGELO (Mc 3,13-19)
Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con Lui.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da Lui. Ne costituì Dodici -che chiamò Apostoli-, perché stessero con Lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demoni. Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi Lo tradì. Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù ha sempre bisogno di collaboratori, ma non viene richiesta solo la presenza fisica, ciò che determina la vera sequela del Signore è il cuore puro, la buona volontà. Lui non ha bisogno di numeri, cerca la qualità, ma non tutti i chiamati sono incamminati verso la perfezione né i chiamati devono illudersi di essere già perfetti.
D’altronde la perfezione assoluta si vive solo in Paradiso, qui è possibile raggiungere la perfezione umana che deve entrare nella gloria di Dio, deve trasfigurarsi in un essere che diventa simile agli Angeli e sempre inferiore.
In Paradiso si gioisce in eterno, non ci sono affanni umani né sofferenze, niente malattie e preoccupazioni, tutto è beatitudine. In una apparizione, Santa Teresa d’Avila disse a una monaca che non sarebbe ritornata sulla Terra per nessuna ragione, semmai solo per recitare una Ave Maria.
Duemila anni fa e oggi è sempre indispensabile la collaborazione di uomini e donne toccati dalla Grazia di Dio per annunciare il Vangelo dove è loro possibile, a cominciare dalla famiglia. Molti giovani non vivono bene perché non hanno ricevuto insegnamenti religiosi, non hanno visto in famiglia buoni esempi di preghiera e di vita virtuosa.
Gli insegnamenti, le parole spirituali sono importanti, ancora di più lo sono i buoni esempi, le testimonianze di vita evangelica.
Le parole vengono dopo le buone opere, così faceva Gesù e nessuno poteva accusarlo di non compiere già quanto predicava.
La chiamata alla salvezza eterna è universale ma moltissimi si rifiutano di osservare le Leggi di Dio e scelgono un cammino contrario, improntato sulle ideologie inventate dagli uomini che rendono vere belve questi uomini. Anche quelli che li seguono!
C’è una forte agitazione nell’esercito di Satana e i suoi uomini sono all’opera per destabilizzare ogni pacifica comunità, per annullare il Cristianesimo facendolo entrare in una Nuova Chiesa Mondiale. Questo vogliono i potenti del mondo!
Un esempio concreto arriva dalla politica: tranne poche persone dal cuore cristiano e con una sensibilità sincera, gli altri si muovono e parlano con malvagità, come priva di senso è la loro vita. Hanno come padre l’inganno e come madre l’ipocrisia, ciò che nasce è un orrore funesto per gli altri, ma già disgraziato per se stesso.
Gli atei non riescono a capire che la loro orribile ideologia è sempre stata ispiratrice di morte, in ogni modo e forma essi portano sempre alla morte.
Il cammino verso l’aldilà ma al contrario, cioè senza valori morali e pieni di rancori, lo stanno compiendo moltissime persone, divenute disgraziate per avere ascoltato personaggi mossi e posseduti dal Male assoluto, tra essi ci sono giornalisti, gente dello spettacolo e dello sport.
Sono i nuovi predicatori a servizio del Male, i quali per una distorta visione della realtà, lo percepiscono come Bene.
San Paolo era un persecutore dei cristiani ma in buonafede, egli obbediva alla Legge ebraica e adorava un solo Dio. Solo dopo la caduta da cavallo e dal suo piedistallo, dopo essere diventato cieco per breve tempo, rientrò in sé e conobbe la Verità. Divenne il più grande Apostolo delle genti.
Tutti noi siamo stati scelti per aiutare Gesù nell’opera di evangelizzazione, secondo le capacità, il tempo, la possibilità. Aiutiamolo davvero.
È la Persona di Gesù che fa trovare unità a sconosciuti, essi fanno l’esperienza di essere chiamati e amati per restare con il Signore. I Sacerdoti hanno poteri soprannaturali donati da Gesù, devono predicare la Verità di Cristo e cacciare i demoni.
Ciò che deve far parte della nostra formazione religiosa è la condizione: noi siamo discepoli di Gesù Cristo, noi serviamo e adoriamo il Signore.
Come discepoli vogliamo restare vicini a Gesù, sia con la preghiera del cuore, fatta di atti di amore in qualsiasi momento della giornata; sia con la visita in Chiesa a Lui che ci aspetta nel Tabernacolo. Tante volte si passa davanti alle Chiese e non si pensa che lì dentro è presente in forma sacramentale lo stesso Gesù del Vangelo, Dio Eterno, che duemila anni fa compiva ogni sorta di miracoli e dominava i diavoli, le malattie, la natura.
Se siamo discepoli dobbiamo restare accanto a Gesù, consapevoli che rimane accanto a noi perché ci conosce appieno, ci guarda e ascolta.