CELLOLE -Convegno al Park Hotel dei movimenti identitari per la ricostruzione storica degli avvenimenti d’arme del Garigliano.

 

Nunzio De Pinto

MARRO Fiore

 Nell’ambito della data del 150° anniversario dei fatti d’arme svoltisi sul ponte del Garigliano, i movimenti identitari di chiara ispirazione borbonica avevano pensato di rievocare la battaglia secondo i principi e lo spirito storico d’imparzialità al fine di metter in risalto il valore militare delle truppe duo siciliane di casa Borbone (in fin dei conti è la dinastia Borbone ad essere stata attaccata e defraudata del loro legittimo Regno) che resistettero con coraggi ad un nemico superiore anche come malvagità, vedi i fatti che videro il Generale Cialdini protagonista di eccidi di massa. Se lo avesse fatto ai nostri tempi avrebbe fatto la fine di Milosevic e Mladic, accusato di crimini contro l’umanità. Invece, nessun revanscismo muove il Cristina Club, promotore dell’iniziativa, ma solo un senso di rispetto universale dei caduti. Lo stesso sentimento che permette negli USA di onorare i caduti confederati di Gettysburg. In Italia evidentemente la storia è a senso unico e non permette di uscire dalla retorica di manifestazioni unilaterali. È questo spirito perverso che paradossalmente ha creato una frattura insanabile tra le due parti del paese. Un principio colonialista e dittatoriale che impedisce la fruizione di un ponte, quello sul Garigliano, che è patrimonio storico di tutto il popolo campano, senza se e senza ma, senza alcuna colorazione politica o di divisa militare indossata. La sovrintendenza, con ordine impartito da Roma, ha denegato il permesso di entrare nel ponte. Le istituzioni, come il comune di Sessa, si sono chiamate fuori per rientrare nei ranghi della banalità perversa. Un vero sabotaggio per un evento che aveva il crisma della pietas verso tutti i morti e non le stimmate della sovversione. Per questo il comitato del Cristina Club e Terra Nostra, quali organizzatori, hanno organizzato un dibattito che si terrà presso il Park Hotel di Baia Domizia, con inizio alle ore 18,00, di questa sera, del 17 settembre con la partecipazione di Pasquale Costagliola, del gen .Giovanni Salemi e di Fiore Marro. Nessuna intimidazione per la libertà.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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