Castelvolturno,siti inquinati litorale domitio

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Il sito web de Il Sole 24 ore annuncia una prossima riforma del sistema portuale italiano e nelle righe di chiusura evidenzia la volontà di cambiare anche la normativa in merito ai dragaggi, specialmente dei siti inquinati. Entrambe sono molto attese, la prima per la recessione economica subita dai porti italiani per l’abbassamento dei flussi commerciali internazionali dovuta alla crisi globale in atto (il porto di Gioia Tauro, secondo l’articolo de Il Sole 24 ore, sconta una diminuzione del traffico del 30% ed ha dovuto mettere in cassa integrazione 400 dipendenti) ed anche per le necessità infrastrutturali del settore. Sono otto anni che si attende una normativa in grado di superare l’impasse precedente, ma fino a questo momento non si è riusciti a cambiare nemmeno una virgola.

 

Il punto che più ci interessa, però, è la riforma dei dragaggi, specialmente dei siti inquinati. Una tematica di immensa attualità sul litorale domizio. In un recente documentario intitolato Sangue e Cemento, infatti, Tommaso Morlando, responsabile regionale criminalità organizzata Idv, ha denunciato l’utilizzo della sabbia dei dragaggi a fini costruttivi in maniera illecita (Morlando parla anche di sabbia contenente sale per costruire abitazioni usata in quel de L’Aquila) e la foce del Volturno è stata più volte interessata a questo tipo di azioni per snellire la sabbia accumulatasi all’estuario. Anche il fiume Garigliano ebbe bisogno di un azione del genere nel recente passato, finendo nel mirino dell’azione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere con tanto di sequestro preventivo della sabbia estratta. La vicenda ebbe una forte risonanza in quanto l’estuario del fiume è oggetto delle attenzioni relative al Parco Regionale Foce del Garigliano – Roccamonfina di cui è presidente Raffaele Aveta. La vicenda si eclissò in attesa di giudizio.

 

Una nuova normativa in materia potrebbe cambiare le carte in tavola. (Fonte: Il Sole 24 ore)

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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