Castel Volturno-Intervista a Tommaso Morlando a cura di Elio Romano su dimissioni da IdV

morlando IDV

 

Una delega importante: Responsabile dell’Italia dei Valori per la lotta alla criminalità organizzata e per la trasparenza nella Pubblica Amministrazione in Campania.

Tanti rischi personali. Tanto impegno nelle attività di partito con denunce, convegni, seminari e attivismo nel sociale. Poi la decisione di lasciare. Perché?

“Entrare in un partito, almeno per chi crede nella politica, è un vero atto d’amore, perché credi in ciò che fai e senza aspettarti mai nulla in cambio. Dedichi tutto te stesso senza calcoli di convenienza. Dedichi energie, tempo, passione e, cosa non secondaria, ti esponi personalmente a garanzia di quei principi che il partito proclama di perseguire… All’inizio ci sono stati risultati importantissimi con la presenza di Di Pietro nella sala consiliare del Comune di Castel Volturno. Poi la presenza, sempre direttamente in Castel Volturno, di Luigi De Magistriis e di Sonia Alfano. Non posso dimenticare il supporto costante di Antonio Palagiano.

Poi è venuto il momento di dare risposte concrete alle esigenze del nostro territorio.

Le richieste le abbiamo fatte io e l’avv. Fabio Russo, responsabile della Sezione IdV di Castel Volturno, con denunce e invio di documentazione dettagliata a tutti i livelli all’interno di IdV.

All’avv. Fabio Russo, inoltre, è stato chiesto direttamente da Di Pietro di candidarsi con una lista solo IdV, contro tutto e tutti, alle precedenti amministrative di Castel Volturno, esponendoci direttamente.

Ai nostri fatti è seguito un silenzio assordante, soprattutto a livello campano, e, a quel punto, l’amore è finito.”

 

Eppure Antonio Di Pietro non ha mollato fino all’ultimo…

“Antonio Di Pietro si è comportato sempre correttamente nei miei confronti, cercando in tutti modi di non disperdere tutto il nostro impegno. Gli attestai di stima sono stati numerosi e concreti, ma nell’IdV c’è un difetto di comunicazione. Esistono una serie di filtri che però non funzionano, visto che lo stesso Di Pietro mi ha scritto personalmente dicendomi che non è stato informato correttamente su diversi argomenti.”

 

Quali sono i problemi dell’IdV provinciale e regionale ?

“L’IdV troppo velocemente si è trasformato da movimento in partito. Non esiste un’organizzazione capace di fare da legante tra i vertici e le periferie. I referenti provinciali e regionali fanno quel che possono, ma non sono capaci di dare risposte concrete e immediate al territorio. E non lo saranno ancora per molto tempo. E noi, soprattutto a Castel Volturno, tempo non ne abbiamo più. La mia delega, per quanto prestigiosa, di fatto si è trasformata in una medaglia di cartone. “

I mali della Terra di Lavoro restano. Ora cosa farai?

“Criminalità organizzata, ecomafie e crisi economica restano evidenti nella loro drammaticità e non possono essere risolte unicamente dalla politica locale. Occorrono interventi straordinari e tavoli istituzionali, dove tutti insieme si possa contribuire ad un reale cambiamento. Nel mio piccolo, insieme all’Associazione Culturale Centro Studi Officina Volturno, creata quasi dieci anni fa insieme a tanti altri cittadini attivi, continueremo a fare la nostra parte.

Le denunce di oggi partono da una profonda e duratura conoscenza del nostro territorio.

Non avevo certo bisogno dell’IdV per fare politica concreta. “

Margini per ripensarci ?

“Non si torna mai indietro. Abbiamo la necessità di essere fattivi e di guardare solo avanti.”

Dal lontano giugno 2010 nessuno dell’IdV è più venuto a Castel Volturno.

Ti sei sentito abbandonato ?

”Non sono stato il solo a sentire questa assenza. In modo particolare abbiamo pagato i silenzi di partito sulle problematiche ambientali. I vertici campani di IdV risultano lontani dal territorio reale, amano rincorrere la semplice protesta; spesso si resta confusi nell’assistere ad azioni ed interventi personali che non risultano coordinati dai vertici nazionali e in chiaro contrasto tra loro. “

Hai avallato l’ingresso di Lorenzo Diana nell’IdV e lo hai appoggiato alle precedenti regionali, addossandoti parecchie responsabilità e critiche. Siccome Diana ha avuto l’incarico di coordinatore organizzativo regionale, non poteva essere un occasione per restare ?

“Abbiamo sostenuto con convinzione Lorenzo Diana, organizzando incontri e manifestazioni non solo a Castel Volturno. E’ inutile nascondere che da lui ci si attendeva un ruolo più determinante e adeguato ad una personalità di spessore nazionale. Il nostro sostegno si è basato sulla stima, pertanto non sono stati mai ipotizzati accordi a posteriori. Lorenzo ha fatto le sue scelte. Le rispetto e gli faccio i migliori auguri di cuore, ma il suo ruolo attuale non può portare benefici diretti e immediati al nostro territorio.”

Il popolo di Facebook ha commentato a lungo la notizia. Cosa dici ai tuoi amici ?

”Anche privatamente sono stato raggiunto da svariati messaggi. Prima di tutto ho chiesto a tutti di evitare polemiche che sono sicuramente inutili. Non c’è nessuna lotta o scontro in corso. In verità non sussiste neanche la polemica.  La polemica esiste se c’è confronto e se si è organizzati per essere consequenziali. Tutto questo, al momento, nell’IdV non esiste.”

Elio Romano

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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